Il festival Spilla anche d’inverno "Un concerto ogni tre mesi: ecco dove"

Il primo appuntamento della rassegna fino ad oggi solo estiva sarà con Vinicio Capossela alle Muse a novembre. L’ideatore Eric Bagnarelli: "Pensiamo anche all’auditorium della Mole, il Palazzo della Loggia o una chiesa sconsacrata".

Il festival Spilla anche d’inverno  "Un concerto ogni tre mesi: ecco dove"

Il festival Spilla anche d’inverno "Un concerto ogni tre mesi: ecco dove"

Da quindici anni ad Ancona estate fa rima con ‘Spilla’, il festival ideato da Eric Bagnarelli, alla guida dell’agenzia Comcerto, capace di portare in città alcuni dei migliori nomi della scena rock nazionale e internazionale. La sedicesima edizione si presenta con una novità assoluta: un concerto in pieno autunno. E’ quello di Vinicio Capossela, che mercoledì 8 novembre porterà al Teatro delle Muse il suo tour ‘Con i tasti che ci abbiamo’. Il cuore della rassegna continuerà a pulsare alla Mole Vanvitelliana, nel caldo di luglio (Daniel Norgren il 13, i Verdena il 14 e Jeremiah Fraites il 20), ma il concerto ‘indoor’ alle Muse è destinato ad avere un seguito. Anzi, a moltiplicarsi. Perché l’obiettivo di Bagnarelli è quello di ‘spalmare’ il festival nel corso dell’intero anno. "L’idea è quella di aumentare la cadenza degli eventi di ‘Spilla’, in modo che dopo l’estate rimanga un collegamento con il pubblico. Così verrebbe garantita una maggiore continuità. Finora, al termine del programma estivo, questo collegamento si interrompeva. La novità serve invece a fidelizzare in misura maggiore il pubblico del festival". Bagnarelli fa un’ulteriore considerazione, legata appunto all’idea della fidelizzazione di chi segue gli appuntamenti con la musica pop: "Ad Ancona mancano locali e club che organizzano concerti, per cui si perde la ‘calendarizzazione’ degli eventi. Non ci sono molte alternative tra cui scegliere. Così quel collegamento con il pubblico, quella continuità, si interrompe". Di qui l’idea di ‘allungare’ il festival. "Potremmo pensare a un concerto ogni tre mesi, da ospitare in luoghi al chiuso, come l’auditorium della stessa Mole Vanvitelliana, il Palazzo della Loggia, una chiesa sconsacrata, o un cortile interno. Gli spazi da sfruttare sono molti, come hanno dimostrato le prime edizioni di ‘Spilla’. Il festival, in ogni caso, continuerà lungo il suo sentiero, il che significa che continueremo ad investire sulla sperimentazione".

Raimondo Montesi