Ancona, 8 novembre 2023 – Spacciarsi per il diacono del sacerdote, imitando anche la sua voce al telefono, costa caro ad un pugliese di 42 anni residente nel Maceratese e soprannominato "il truffa preti". Il giudice Corrado Ascoli lo ha condannato a due anni e sei mesi di carcere, più mille euro di multa, per truffa. Con i suoi raggiri era riuscito a spillare a don Giovanni Squartini, parroco della chiesa Beata Vergine Maria di Falconara, oltre 10mila euro, con vari versamenti su una carta prepagata. Soldi che poi avrebbe speso giocando alle slot.
L’imputato, difeso dall’avvocato Domenico Biasco, non è nuovo a truffe simili e ne avrebbe commesse almeno una cinquantina in tutta Italia con la stessa modalità. Quella ai danni del parroco falconarese risale a maggio del 2016. Il giorno 3 era arrivata una chiamata al cellulare del prete. Dall’altra parte della cornetta una voce maschile si era spacciata per un dicono conosciuto alla vittima ma risultato estraneo ai fatti.
"Ho avuto un incidente in auto – aveva detto la voce a don Giovanni - non ho i soldi per pagare i pezzi di ricambio". L’imputato avrebbe imitato alla perfezione la voce del diacono e aveva chiesto al prete per pagare le spese per il sinistro stradale avuto. In quel frangente il religioso aveva fatto subito un versamento sulla postepay indicata, elargendo 550 euro. Poi erano arrivate altre richieste, giustificate dal truffatore con problemi economici per i quali non sapeva come fare per rientrare di un debito. La truffa è cessata quando il religioso ha incontrato il vero diacono e si è così rivolto ai carabinieri.