
Al ‘nuovo’ Teatro delle Muse era un titolo che mancava. In ventuno anni ad Ancona non è mai andato in scena ‘Il flauto magico’ di Mozart, una delle opere liriche più amate e rappresentate al mondo. Finalmente il momento sta per arrivare: venerdì 29 (ore 20.30, replica domenica 1 ottobre alle 16.30) la stagione lirica 2023 si aprirà con ‘Die Zauberflöte’, Singspiel in due atti su libretto di Emanuel Schikaneder, nuovo allestimento della Fondazione Teatro delle Muse. A dirigere l’Orchestra Sinfonica ‘Rossini’ (affiancata dal Coro Lirico Marchigiano ‘Bellini’) sarà Giuseppe Montesano, mentre la regia è firmata Luca Silvestrini, con le scene di Lucio Diana e i costumi di Stefania Cempini. Sul palco Antonio Garès (Tamino), Maria Laura Iacobellis (Pamina), Brigitta Simon (La Regina della Notte), Levent Bakirci (Papageno), Jennifer Turri (Papagena), Abramo Rosalen (Sarastro) e Carmine Riccio (Monostatos), oltre alle ‘dame’ Khatia Jikidze, Sarah Hakobyan e Nutsa Zakaidze, e ad Alessandro Fiocchetti e Alessandro Ravasio negli altri ruoli.
In realtà ci saranno anche quattro danzatori, annuncia il regista e coreografo Luca Silvestrini, al suo debutto lirico, che "daranno corporeità all’opera, a volte come ‘doppio’ dei personaggi, a volte come personaggi essi stessi. Abbiamo voluto mantenere la storia, la fiaba, così com’è, senza stravolgimenti, limitandoci a tagli che sfoltiscono un po’ il testo, in cui certe cose si ripetono. Il racconto non viene fatto solo con le parole, ma anche attraverso i corpi e le emozioni". I danzatori si inseriscono nella vicenda, condividendo la scena con i cantanti, a loro volta coinvolti nel disegno coreografico. Il Maestro Giuseppe Montesano, direttore che a Vienna ha intrapreso una carriera internazionale, parla di "sfida nel riuscire a trovare la giusta chiave di lettura, visto che la melodia si basa sul ritmo del tedesco. Noi siamo abituati al belcanto, ma fonazione e sonorità tedesche sono diverse. Fedeltà alla partitura? Io direi più fedeltà alla musica. L’obiettivo è cogliere quello che c’è tra le righe dello spartito".
Il direttore artistico della stagione lirica di Ancona Vincenzo De Vivo sottolinea la ‘prima volta’ dell’opera mozartiana alle Muse, interpretata da "una compagnia di giovani che provengono in gran parte da istituzioni formative del territorio. Siamo infatti in grado di intercettare i migliori talenti delle nuove generazioni. E’ una nuova produzione fiabesca che nasce nei laboratori delle Muse, a conferma della vocazione produttiva del teatro. Un capolavoro che non cessa di incantare il pubblico".
Una produzione ‘giovane’, dunque, e non a caso l’assessore alla cultura Anna Maria Bertini, seduta accanto al presidente della Fondazione Muse Marco Ascoli Marchetti, si dice "colpita dall’età dei cantanti. E’ bello vedere dei giovani intraprendere un percorso artistico non semplice". Per informazioni su abbonamenti e biglietti: 071 52525 e biglietteria@teatrodellemuse.org.
Raimondo Montesi