Il "focolaio Corfù" spaventa Il porto si prepara al picco

Positivi 4 ragazzi dopo la traversata sulla nave dalla Grecia

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di Pierfrancesco Curzi

Rischio contagio da Covid-19 a Corfù. L’isola della Grecia molto gettonata tra i giovani, provoca un focolaio di nuovi casi di rientro nelle Marche. Dopo la Croazia adesso l’isola greca. L’ordinanza nazionale sull’obbligo di sottoporsi a tampone se di rientro dai Paesi delle vacanze considerati a rischio (oltre a Grecia e Croazia anche Spagna e Malta), forse è stata varata in ritardo.

Numeri alla mano, dall’inizio di agosto ad oggi sono circa 25, in larghissima maggioranza giovani tra 18 e 20 anni, i marchigiani rientrati dai due Paesi frontalieri dell’Adriatico serviti da e per lo scalo portuale di Ancona. Controlli blandi all’origine e nessuna tracciatura al ritorno, ecco come anche nelle Marche il numero dei nuovi Covid+ è più che raddoppiato. Il Gores ieri ha diffuso i contagi di giornata, 11: di questi ben 4 sono ragazzi rientrati una settimana fa dalla Grecia con i vari traghetti che collegano il vicino porto di Igoumenitsa con Ancona. Dalle indagini effettuate, tutti avevano trascorso un periodo di vacanza proprio a Corfù. Per una volta non si sono registrati casi di tamponi positivi di soggetti rientrati dalla Croazia, soprattutto nel pesarese, dove il bilancio aggiornato è di quasi una ventina di casi. C’è però l’allarme Grecia e i tre giovanissimi, 18 e 19 anni, residenti a San Benedetto e Monteprandone, il Comune dell’Ascolano dove l’aumento dei positivi di recente è stato esponenziale. Un altro caso, sempre da Corfù e sempre attorno l’8 e il 9 agosto scorsi, è stato rintracciato in provincia di Macerata e riguarda, anche qui, un ventenne. La mancanza, o poca attenzione, di controlli alla frontiera greca, in questo caso, è data dal fatto che almeno due dei giovani in questione erano sintomatici da febbre. Le altre positività di giornata riguardano prettamente rientri di cittadini stranieri dai Paesi d’origine, Romania, Etiopia, un contagio dalla Francia, ma anche scaturite da controlli pre-esami sanitari e da trasferimenti in strutture socio-assistenziali. Tornando allo scalo dorico, al transito di potenziali soggetti positivi al virus e all’ordinanza attiva da ieri, l’Autorità portuale di Ancona ha reso noto alcune cifre legate ai traffici da oggi a domenica 16 agosto. Dalla Grecia sono previsti quasi 10mila passeggeri, equamente divisi tra arrivi e partenza, con 7 navi complessive di cui 3 il 15 agosto. Sul fronte della Croazia i passeggeri in transito su Ancona saranno 2.325, con 1.225 arrivi, 7 le navi in arrivo e partenza per e da Spalato e Zara. Per il porto di Pesaro attivo un collegamento con la Croazia domani, Ferragosto, con 400 passeggeri, 200 in partenza e altrettanti in arrivo. Per far fronte agli arrivi e alla gestione dei flussi passeggeri è stata attivata la collaborazione tra le Istituzioni – Autorità portuale, Capitaneria di porto, Sanità marittima, Guardia di Finanza e Polmare – e le agenzie marittime. Tutti gli assetti di prevenzione del contagio rimangono operativi sia alle biglietterie con i tornelli per la misurazione della temperatura e verifica obbligo mascherine, sia ai varchi di controllo con la misurazione della temperatura anche ai passeggeri in partenza. Operativi i 2 posti Covid per passeggeri con sintomi in isolamento fino alla presa in carico da parte delle autorità sanitarie.