L’"Ancona Jazz Summer Festival" torna nel salotto della città, piazza del Papa, dove alle ore 21 (ingresso libero) la cantante Serena Spedicato propone il concerto dal suggestivo titolo ‘Io che amo solo te… le voci di Genova’.
Con lei sul palco Vincenzo Abbracciante alla fisarmonica, Ferdinando Di Modugno alla chitarra classica e Maurizio Quintavalle al contrabbasso. E’ un raffinato, denso racconto di una delle pagine più felici del cantautorato italiano di tutti i tempi: la cosiddetta ‘Scuola di Genova’, un luogo fatto di artisti straordinari ed amici che negli anni Sessanta hanno esplorato e cantato l’amore come mai prima.
Lauzi, Bindi, Tenco, De Andrè: ecco alcuni dei protagonisti di questa storia, che narra di canzoni ed emozioni che hanno travolto l’Italia, ed il mondo intero, risuonando fino ad oggi. Il progetto originale è nato da un’idea della cantante Serena Spedicato, e dal fortunato incontro con lo scrittore Osvaldo Piliego e il musicista ed arrangiatore Vince Abbracciante.
A proposito di canzoni che hanno conquistato il mondo, oggi torna alla ribalta il festival ‘BeatleSenigallia’, che fa tappa a Corinaldo.
Alle ore 21, nella piazzetta della Musica (Largo XVII Settembre) sono previste la sempre affascinante esibizione degli sbandieratori del ‘Gruppo Storico Città di Corinaldo Combusta Revixi’, la riproposizione di ‘Imagine’ (il pezzo più celebre di John Lennon), atto unico scritto e diretto da Vittorio Saccinto (voce narrante di Mauro Morsucci) e la breve presentazione della storia illustrata ‘Here comes the sun’ (pezzo beatlesiano scritto da George Harrison) di Pelagio D’Afro, Stefania Ricci e Fabio Manini.
Non poteva mancare la musica, con il concerto-tributo ai Beatles di Nicole Vestuto (voce), Don Stefano Basili (chitarra) e Michele Samory (tromba). Da non perdere, mercoledì 27 (ore 19) il concerto-tributo della band ligure White Wings che si terrà sul tetto della Rotonda a Mare di Senigallia, in ricordo del concerto che i Beatles tennero sul tetto della Apple Records di Londra il 30 gennaio 1969.
r. m.