"Il mio musical per tutta la famiglia"

Domani arriva al teatro delle Muse di Ancona Carolina Benvenga: "Tra una canzone e un ballo parlo coi bimbi"

"Il mio musical per tutta la famiglia"

"Il mio musical per tutta la famiglia"

Un doppio regalo natalizio per i più piccoli. Ma in realtà anche per molti grandi. Alle Muse di Ancona (ore 15 e ore 18) domani arriva "Un Natale Favoloso… a teatro", con la sua mattatrice Carolina Benvenga. Se a qualcuno il suo nome non dice nulla sappia che tra i bambini è una autentica star, grazie a trasmissioni televisive, canzoni e spettacoli in cui fa sfoggio delle sue doti di cantante, attrice, conduttrice (anche dell’ultimo ‘Zecchino d’Oro) e ballerina.

Benvenga, senza rovinare la sorpresa ai suoi giovanissimi fan, cosa vedremo sul palco?

"Uno spettacolo per tutta la famiglia, già ‘testato’ lo scorso anno, con scenografie e costumi rivisitati e qualche canto di Natale in aggiunta alle mie canzoni. E’ un piccolo musical per bambini, che dura un’ora, ma è un’ora molto ricca. Non ci si ferma mai".

E poi c’è lei che ‘dialoga’ con la platea.

"Sì, tra una canzone e l’altra, tra un balletto e l’altro, parlo con i bambini. Accade anche con i meet and greet. Spesso loro vengono a salutarmi alla fine dello spettacolo, ma il tempo è sempre poco, perché di solito facciamo due recite. Riempiamo sale anche da due o tremila posti, raramente sotto i mille".

Sembra facile, ma i bambini sono molto esigenti, vero?

"Moltissimo. Bisogna stare sempre sulla cresta dell’onda, perché si annoiano in un nanosecondo. Finora siamo riusciti a evitarlo".

I più piccoli vivono davanti a tv, smartphone e tablet. Che reazione hanno di fronte a un’esperienza ‘fisica’ come andare a teatro?

"Una reazione bellissima. L’effetto è ‘wow’. Per loro è qualcosa di totalmente nuovo vedere con i propri occhi le sedie rosse, il palco, le scenografie, che tra l’altro sono di grande impatto".

I tempi che viviamo non sono dei più lieti. Il vostro spettacolo regala un’ora di spensieratezza...

"Sì, sono felice di regalare ai bambini un po’ di gioia e di divertimento. L’anno scorso la situazione era peggiore, per via del Covid, che adesso sembra tornato. Per fortuna è gestibile come una normale influenza".

Pare che ai suoi spettacoli si divertano anche i genitori.

"Beh, alcuni arrivano con bambini di neanche un anno. Non credo sia stato il figlio a chiedere di venire a teatro. Mi sembra più un’iniziativa ‘genitoriale’. In realtà a molti adulti lo spettacolo piace, forse perché tornano un po’ bambini".

Ma per i bimbi lei chi è, una specie di sorella maggiore, un’amica, una seconda mamma?

"Direi una sorella maggiore. Per i genitori invece spesso sono una baby sitter!".

Raimondo Montesi