Il museo del Covo diventa realtà: acquistati due immobili

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Il Comune di Osimo ha acquistato all’asta due lotti adiacenti in via Saragat, a Campocavallo, dove realizzare il futuro Museo del Covo e della civiltà contadina. Per acquisire i due terreni, rispettivamente di mille e 458 metri quadri e di 693, il Comune spenderà 73mila e 368 euro. Con questo passaggio, indispensabile per arrivare all’obiettivo di valorizzare una eccellenza osimana come la tradizione del Covo, l’amministrazione comunale potrà affidare ora l’incarico per il progetto definitivo ed esecutivo. Per il nuovo Museo del Covo è prevista già a bilancio una spesa di 974mila euro, di cui la metà cofinanziata dalla Regione. "Il progetto preliminare proposto dalla Fi.Ma., già approvato in Consiglio comunale a inizio estate, prevede una struttura di 830 metri quadri formata da un corpo centrale dedicato al padiglione espositivo, cui si aggiunge una parte destinata a sala conferenze e sedi di associazioni – ricorda il sindaco Simone Pugnaloni -. Oltre ad ospitare un museo permanente sulla storia della civiltà contadina della Valmusone, il Museo di via Saragat vedrà esposte le diverse opere del Covo dei Maestri di Campocavallo, chiese e santuari in scala realizzati con spighe di grano". Una tradizione che si rinnova dal 1840 come segno di ringraziamento per il raccolto di grano. Il progetto dovrà considerare i principi di sostenibilità ambientale, con l’uso di energia elettrica da fonti rinnovabili e l’utilizzo del verde anche in copertura.