Il nuoto risale a settemila anni fa

Il nuoto è stato uno sport che veniva praticato da tribù antiche risalenti a più di 7000 anni fa. In Egitto, nella "caverna dei Nuotatori", sono state trovate pitture rupestri di uomini che eseguono esercizi fisici con movimenti simili a quelli del nuoto, che ebbe grande importanza nelle civiltà greca e romana. Anche se venne parzialmente abbandonato durante il medioevo, dal 1820 si affermò il nuoto agonistico in senso moderno.

Nel 1908 venne fondata la federazione internazionale di nuoto (Fina) la quale oltre a promuoverlo gestisce le competizioni internazionali di nuoto, nuoto sincronizzato, tuffi e pallanuoto.

Dal primo dopoguerra, con la diffusione delle piscine, il nuoto si è affermato come sport, sino a diventare uno dei più praticati al mondo. Questa attività è da sempre considerata uno sport completo e salutare nonché a basso rischio di infortuni. Viene praticata anche per perdere peso (l’acqua è 800 volte più densa dell’aria).

Una persona che va costantemente in piscina avrà più muscoli che massa grassa. Uno dei tanti benefici del nuoto è favorire la salute dell’apparato cardiocircolatorio: è uno sport aerobico che richiede un maggiore apporto di ossigeno oltre che ai vari muscoli del corpo, proprio al cuore, stimolandone quindi l’attività.

Praticarlo fa bene anche per la schiena e i muscoli. Il nuoto oltre a fare bene al corpo, fa bene pure all’umore perché libera sostanze che provocano la nostra felicità: le endorfine, le quali si manifestano dopo aver fatto un esercizio corretto.

Francesco Simoncini IIA