PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Il nuovo Prp del porto nel mirino. Traghetti, spostamento beffa: "Bisogna aspettare la banchina 27"

All’interno della bozza inviata dall’Authority al ministero continuano a emergere strane incongruenze. I lavori dalla 19 alla 21 dovrebbero concludersi a breve, ma il trasferimento è previsto molto dopo.

Una. vista del porto di Ancona

Una. vista del porto di Ancona

Nuovo Piano Regolatore del Porto, un focus sul trasferimento di alcuni traghetti dalle banchine 8-11 all’area ex silos, dalla 19 alla 21. Stiamo parlando dell’opera tecnicamente più facile, rapida e immediata da realizzare nel piano infrastrutturale del porto del futuro. Dal Molo Clementino, dove due fazioni in stile Guelfi e Ghibellini si danno battaglia sulla necessità o meno di realizzare quella super banchina, alla famosa ‘Penisola’ che vedrà la luce tra alcuni lustri, passando per il completamento della Banchina Marche a cui attaccare la 27. Insomma opere di lungo periodo, mentre l’unica dall’orizzonte pressoché immediato potrebbe vedere la luce addirittura dalla prossima stagione estiva.

Eppure, ed è uno dei diversi errori, o incongruenze, che sarebbero emerse dalla visione preliminare del Prp, su quel trasferimento sono state prese alcune topiche. La prima, appunto, riguarda i tempi. Pubblicamente tutti i livelli istituzionali del territorio hanno confermato che i traghetti per Albania (extra Schengen) e Croazia (Schengen) inizieranno a essere ormeggiati al Molo Sud, dove un tempo c’erano i silos dalla stagione 2026; nella bozza del documento inviato al Ministero dell’Ambiente dall’Autorità portuale del Medio Adriatico si parla di "spostamento da effettuare alla fine dei lavori della banchina 27". Parliamo di un orizzonte ignoto, tra i cinque e i dieci anni se tutto va bene. Errore materiale o sostanziale? I fatti dicono che i lavori per la sistemazione dei piazzali retro banchina dalla 19 alla 21 stanno procedendo a passo spedito e dovrebbero essere conclusi entro agosto prossimo.

Di fatto ci sarebbero i tempi tecnici per terminare l’allestimento del nuovo terminal per l’arrivo di almeno due ferry in contemporanea, mantenendo ancora quelli dà e per la Grecia e le crociere dalla 13 (quando finalmente la banchina sarà attiva dopo la fine dei lavori) alla 16. I vantaggi sarebbero importanti, sotto il profilo logistico, doganale e ambientale. Le operazioni di imbarco e di sbarco delle merci e mezzi commerciali avvengono sotto la stretta vigilanza della autorità doganale, inclusi controlli antidroga, valutari e così via. Avere aree omogenee consentirebbe di evitare situazioni di promiscuità che creano problemi con la polizia di frontiera, velocizzando le operazioni commerciali ed evitando, ad esempio, di essere costretti di imporre ad alcune navi di alzare il portellone e interrompere le operazioni di imbarco e sbarco.

In quelle banchine le operazioni doganali si svolgerebbero con maggiore velocità, potendo usufruire di aree di temporanea custodia, con controlli più accurati e approfonditi grazie alla presenza in loco dello scanner e non richiederebbero il transito/spostamento dei mezzi pesanti alleggerendo il traffico con enormi benefici ambientali. Mantenendo attive le banchine 8-11 i benefici ambientali non ci sarebbero, da qui la scelta strategica fatta con la passata presidenza dell’Authority e sindacatura (Giampieri e Mancinelli) e confermata dalla giunta comunale Silvetti.