
Le piante infestanti. lungo il sentiero che conduce nel cuore del parco del Cardeto: c’è ancora bisogno di manutenzione per recuperare quest’area
Tra pochi giorni il parco del Cardeto, nella sua parte più suggestiva della zona dei fari, tornerà a essere vissuta con maggior frequenza dai visitatori. Dal punto bar con il trasportino ideato da Alessio Sorasio alla pedana per una serie di eventi culturali montata dall’amministrazione comunale. Ridare slancio a uno dei luoghi del cuore di Ancona è un obiettivo stimolante e difficile allo stesso tempo, ma intanto sarebbe importante curare le vie di accesso dell’enorme parco comunale che presto potrebbe entrare a far parte del Parco del Conero. Come accennato all’inizio, il 9 luglio debutta il nuovo ristoro di Sorasio, tra cibo e somministrazione di bevande con tavolini su una delle viste più straordinarie del capoluogo. Pochi giorni dopo via anche alle iniziative culturali, per cui l’amministrazione comunale e l’Agenzia del Demanio – che ha ideato il bando per il punto ristoro - avranno i giorni contati per sistemare le aree attigue al belvedere nella zona tra il faro nuovo e il faro vecchio. Ieri mattina abbiamo effettuato un sopralluogo nella zona in questione scegliendo di entrare dall’ingresso posto su via del Faro. I problemi sorgono subito, con una selva di piante infestanti assolutamente da tagliare e una zona ampia da bonificare. La salita, piuttosto impegnativa, termina nell’incrocio con le altre strade di comunicazione, quella dritta che porta al belvedere e l’altra, a destra, che scende verso il Campo degli Ebrei, oltre la porta monumentale del parco, e alla passeggiata verso via Panoramica: sia prima che all’altezza dell’incrocio serve un’altra bonifica approfondita dalle erbacce che in alcuni punti coprono di netto anche la segnaletica verticale. Ieri non abbiamo controllato la parte in uscita dalla zona dei fari, ma abbiamo proseguito fino all’epicentro dell’estate del Cardeto, comunque temporalmente ridimensionata e con appena un mese e mezzo a disposizione. In effetti la parte interessata dal punto ristoro e dal sito per gli eventi culturali si presenta molto meglio, con l’erba gialla bruciata dal sole e tagliata. L’accesso al Faro Vecchio, in attesa che il Demanio lo recuperi, è stato chiuso ai visitatori, i punti selfie sono a disposizione e il rubinetto di acqua pubblica, unica fonte della zona, è regolarmente funzionante. La sfida per rilanciare il cuore del parco del Cardeto è stata fatta, ma per renderla vincente servirà un intervento urgente per lavori di manutenzione ordinaria quanto mai necessari.