Il "pasticciaccio" del Cup Pure le prenotazioni online

Mattinata di proteste a Torrette: "Per fissare una visita bisogna passare dal web"

Il "pasticciaccio" del Cup  Pure le prenotazioni online
Il "pasticciaccio" del Cup Pure le prenotazioni online

"Non solo si è costretti a fare visite a pagamento per averle in tempi recenti ora la realtà supera la fantasia: per prenotare una visita al Cup di Torrette prima bisogna prenotarsi on line. L’ho scoperto ieri mattina quando io e un altro anziano non siamo riusciti ad avere udienza dal Cup". Ha un diavolo per capello Maria Grazia Barigelli che ieri mattina ha raggiunto l’ospedale di Torrette per prenotare una gastroscopia e un’ecografia per un familiare. Nell’area del Cup ieri mattina sono rimbalzate le grida di alcuni cittadini imbufaliti per la novità. "Ho provato ad andare in reparto dove era stato seguito in passato il mio familiare che ora sta di nuovo male, perché mi hanno indicato che avrebbero dovuto prenotarla lì e che sarebbe servita l’impegnativa di un medico di quel reparto che però non potevano chiamarmi. Così sono scesa al Cup. C’erano una decina di persone tutte arrabbiate e un solo sportello aperto. Prima si prendeva il biglietto e si attendeva il proprio turno ora no perché la nuova direttiva del responsabile è che prima bisogna fare la prenotazione on line tramite Spid. Una prenotazione per prenotare. Sembra una barzelletta invece è la realtà. Così io e un altro anziano abbiamo provato a farlo dal telefonino ma non avevamo dietro lo Spid. Io ho provato con il codice fiscale mi hanno assegnato un codice ma avevo 120 secondi di tempo dopodichè è scaduto. Dietro di me un ottantenne che doveva fare una visita a pagamento e gli hanno chiesto di fare la stessa procedura, ma non sapeva dove sbattere la testa. Un altro anziano non sapeva nemmeno cosa fosse lo Spid. Abbiamo chiesto con forza di parlare con il responsabile di questa assurdità -aggiunge la signora - e siamo andati tutti allo sportello relazioni per il pubblico. Non si può tacere su questa novità che sembra un vero e proprio accanimento, specie su chi è anziano o non ha gli strumenti per ‘difendersi’ da quella che è una vera involuzione. Cosa dovrebbe fare un anziano alle prese con tutti questi ostacoli? Forse andare direttamente dall’agenzia funebre". Ma in realtà la plateale protesta di ieri mattina si è conclusa con una buona notizia. La signora Barigelli, poche decine di minuti dopo il caos, è stata richiamata al telefono: "Era l’ospedale di Torrette e mi comunicavano di avere posto per un esame lunedì e per l’altro il 20 settembre a Jesi. Ma io dico bisogna alzare la voce per un semplice diritto?"

Sara Ferreri