Il Pd adesso fa i conti con le poche donne nelle liste: gli scenari e le possibili new entry

In casa dem oggi potrebbe essere la giornata per definire le varie caselle nelle Marche con la possibilità dell’arrivo di qualche esponente della coalizione

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Il Partito democratico fa i conti con un problema in più: la mancanza di donne nelle liste. E alla luce di come si devono mettere in ordine i vari nominativi la questione non è di poco conto. Al momento ad essere stata indicata con forza è l’uscente Alessia Morani. Poi c’è una sfilza di uomini: Antonio Mastrovincenzo, Andrea Biancani, il commissario regionale dei dem Alberto Losacco (foto), l’altro uscente Francesci Verducci.

E’ anche su questo aspetto che si cerca, quindi, di comporre le liste per Camera e Senato. L’unica soluzione, davanti a questi nominativi, che consentirebbe di portare a casa il risultato sarebbe quella di posizionare la Morani capolista al proporzionale Camera con Losacco capolista al proporzionale Senato e un altro uomo al secondo posto dietro la Morani.

Tutti posizionamente quasi certi dell’elezione.

In questo scenario Mastrovincenzo andrebbe all’uninominale Camera Ancona, mentre Biancani a Pesaro. Resta sempre da coprire la casella dell’uninominale Senato Ancona-Pesaro per il quale in casa dem non si è trovata una soluzione. In uno scenario diverso entrerebbero in corsa altre donne come la maceratese Irene Manzi o l’ascolana Anna Casini. Tutto questo senza tenere conto delle richieste che Verdi, Sinistra italiana o +Europa potrebbero avanzare al Pd chiedendo un collegio sicuro nelle Marche.

Possibile che oggi si riesca ad avere un quadro più chiaro in base alle riunioni che si susseguono a Roma per far quadrare a livello nazionale tutti gli incastri. Ma la questione femminile resta sul piatto.