Il Pd in difesa di Fiordelmondo:: "Confindustria usa pessimi toni"

Bomprezzi, Braconi e Bornigia esprimono piena solidarietà per il sindaco finito nel mirino di Bocchini e di Cercaci (FdI).

Il Pd in difesa di Fiordelmondo:: "Confindustria usa pessimi toni"
Il Pd in difesa di Fiordelmondo:: "Confindustria usa pessimi toni"

Partecipazione al corteo per lo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil e intervento dal palco con il tricolore indosso: il sindaco Lorenzo Fiordelmondo (Pd) finito nel mirino dei vertici provinciali di Confindustria viene difeso dai segretari regionali, provinciali e cittadini del suo stesso partito i quali fanno quadrato e chiedono l’intervento degli industriali a livello sovralocale. Ma intanto la città si divide sull’opportunità della partecipazione di un sindaco, rappresentante di tutti i cittadini, ad una manifestazione di "parte". "Esprimiamo piena solidarietà al sindaco di Jesi Lorenzo Fiorcdelmondo, destinatario di una missiva dal tono inaccettabile da parte del presidente di Confindustria Ancona, Pierluigi Bocchini – rimarcano la segretaria Pd Marche Chantal Bomprezzi, il segretario della Federazione Pd Ancona Thomas Braconi e quello del circolo jesino Stefano Bornigia –. Con questa lettera l’associazione degli industriali, si discosta nettamente dal proprio mandato statutario. Nessuno può permettersi di attaccare un sindaco che si schiera dalla parte dei lavoratori in una manifestazione legittima e, a nostro avviso, sacrosanta. La Costituzione italiana, nel suo primo articolo, sottolinea che l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro, e i sindaci devono essere al fianco dei lavoratori. Ricordiamo che il presidente Francesco Acquaroli partecipò, non più di due anni fa, alla grande manifestazione per la Caterpillar a Jesi, prendendo anche la parola sul palco, senza però suscitare alcuna critica. La protesta di ieri, che ha visto la partecipazione legittima anche di altri sindaci, era contro la Finanziaria del governo Meloni, definita come deficitaria e carente di misure a favore del lavoro. Auspichiamo che tale operazione maldestra venga condannata sia dai vertici nazionali di Confindustria che dalla loro base marchigiana". A intervenire sulla questione è anche l’imprenditore jesino Andrea Pieralisi che in campagna elettorale era tra i sostenitori di Lorenzo Fiordelmondo di cui ora arriva a chiedere la testa. "Il sindaco della mia città – lancia il post Andrea Pieralisi – ha compiuto un gesto che mi offende come imprenditore. Io faccio sviluppo e investo, non lui. Spero se ne vada o mi attendo le sue scuse". "Sono rimasta basita – commenta la consigliera Chiara Cercaci (Fratelli d’Italia) – e shoccata dalla presenza del sindaco che si è schierato pubblicamente da una parte sola della città, dimenticandosi delle altre e di tutte le altre associazioni sindacali. Dimenticando che è sindaco di tutti. Non trovo un comportamento istituzionalmente corretto sfilare nel corteo".

Sara Ferreri