Il Pd insorge sui t-red: "Utili solo per far cassa, ora abbiamo le prove"

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"I dati confermano la percezione, t-red installati solo per fare cassa". Ad affermarlo è il capogruppo Pd Dario Romano che replica all’Amministrazione che ha motivato l’introduzione della nuova apparecchiatura (che ha già prodotto qualche centinaio di multe) come "deterrente per gli incroci pericolosi". "Siamo andati a verificare l’effettivo numero degli incidenti degli ultimi sette anni (rilevati solo dalla Polizia locale) e sono stati poco più di 2 incidenti all’anno sia per quanto riguarda l’incrocio di via SanzioVia Cileavia Zanella, sia per quello di via Mercantiniviale IV Novembre. I numeri sono ovviamente per difetto, ci sono sicuramente incidenti che non sono stati rilevati o ulteriori sinistri rilevati da altre forze dell’ordine ma il dato è molto utile se paragonato alle altre vie cittadine". Per Romano "ci sarebbero altre strade che meriterebbero una importante attenzione legata alla sicurezza" come viale Bruno (79 incidenti dal 2015 al 2021), viale Leopardi (77), via Podesti (57), l’Arceviese (65) e la Corinaldese (52), la SS Adriatica Nord (44) e Sud (44), lungomare Mameli (40), stradone Misa (37), via Abbagnano (30), via Cellini (28) e la complanare (25 ma il dato non è esaustivo). "Se si vuole parlare di sicurezza ci sono tanti metodi per declinarla senza togliere centinaia di euro e decine di punti della patente a persone che la utilizzano per lavorare - conclude -. Dissuasori, contasecondi, rotatorie, isole spartitraffico. La verità politica è che il Comune vuole fare cassa sui cittadini e sui turisti con i t-red".

Giulia Mancinelli