
Il contestato progetto del nuovo ponte Garibaldi
Primo sopralluogo dell’impresa per il rifacimento del ponte Garibaldi, ma le associazioni ambientaliste non ci stanno: "Depositato il ricorso al Consiglio di Stato per bloccare il manufatto".
In officina si continua a lavorare per realizzare il nuovo ponte Garibaldi, il tempo della realizzazione è stato stimato in tre mesi. La struttura commissariale è al lavoro anche per portare a termine gli espropri che consentiranno di spostare il manufatto più a monte. Non appena saranno portati a termine gli ultimi accorgimenti, l’impresa potrà aprire il cantiere e i lavori non si fermeranno durante la stagione estiva: proprio per limitare al massimo i disagi, al sopralluogo ha partecipato anche il comandate della Polizia Locale.
Le associazioni ambientaliste, oltre a ricorrere al Consiglio di Stato, che dovrebbe pronunciarsi entro fine mese, giovedì alle 10 consegneranno le oltre 10 mila firme raccolta al sindaco Massimo Olivetti. Una raccolta avviata attraverso Charge.org, ma anche con banchetti che per tutto l’inverno sono stati presenti in corso 2 giugno. La stessa raccolta firme sarà poi consegnata al Governatore e Commissario Francesco Acquaroli e alla Soprintendenza.
Diversi i tentativi fatti dalle associazioni ambientaliste, appoggiate anche dal Pd che da sempre ha mostrato la sua contrarietà al progetto del nuovo ponte Garibaldi. Una settimana fa, durante il suo tour elettorale, il candidato a Governatore Matteo Ricci ha sottolineato l’importanza di trovare un’alternativa al progetto proposto dalla struttura commissariale, che però sembrerebbe essere l’unico realizzabile con il rispetto del franco idraulico.
"Senigallia merita una grande firma", queste le parole di Ricci che, se verrà eletto Governatore, avrà la possibilità di fermare l’iter per la realizzazione, sempre che, i lavori non siano ormai in fase avanzata. Il progetto era stato approvato nella conferenza dei servizi del 12 dicembre 2024, presentato alla città nel Consiglio Grande del 5 febbraio 2025. Il 6 maggio scorso il Tar aveva rigettato l’istanza e ora toccherà al Consiglio di Stato pronunciarsi sul ricorso di circa 30 pagine presentato dalle associazioni ambientaliste.
Intanto la struttura commissariale è al lavoro anche per presentare il progetto di realizzazione di ponte Portone, mentre si resta in attesa per il ponte degli Angeli, che verrà rifatto ma solo dopo che sarà realizzato il ponte Garibaldi. Questi gli step per evitare di lasciare la spiaggia di velluto con una passerella ciclopedonale provvisoria come unico collegamento, oltre il ponte Perilli, tra la zona nord e la zona sud della città.
Silvia Santarelli