"Il posto giusto per avere ali nuove" Ecco la casa per proteggere le donne

I locali inaugurati in via Senigallia anche grazie agli arredi di Ikea. "Sempre più giovani chiedono asssistenza"

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"Donne e giustizia è per me il posto sicuro dove ho potuto costruirmi ali nuove". È quello che cercano le donne vittime di violenza da parte di mariti, compagni, fidanzati. Il messaggio, scritto da una delle tante vittime di questo fenomeno drammatico e inarrestabile in Italia che si sono rivolte al centro antiviolenza Donne e Giustizia, è stato stampato sul banner della meritevole associazione dorica. Ieri è stato il grande giorno dell’inaugurazione della nuova sede di via Senigallia messa a disposizione dal Comune di Ancona. Locali rinnovati, più funzionali e accoglienti, e soprattutto più grandi.

Si rafforza così, dopo anni, la collaborazione con l’amministrazione comunale nelle azioni a sostegno e tutela delle donne vittime di violenza: "Tutto ciò è molto importante e misura la distanza tra il dire e il fare cose concrete _ ha detinto ieri il sindaco Valeria Mancelli prima del taglio del nastro_. È un segnale forte il fatto che pubblico, privato e terzo settore siano insieme per fronteggiare questo problema. I fenomeni di violenza contro le donne sono all’ordine del giorno e diffondere una corretta cultura in questo senso significa mettere in campo azioni concrete, che incidano direttamente sulla quotidianità della nostra comunità cittadina e funzionino come buone pratiche per tutti". Prima in via Cialdini e ora in via Senigallia, a due passi dal Piano: "Siamo molto felici, la sede è molto bella, funzionale e comoda anche sotto il profilo della logistica e dei trasporti _ ha detto la presidente di Donne e Giustizia, Roberta Montenovo _. Il Comune di Ancona ha sempre offerto all’associazione una sede in cui operare, ma da tempo i numeri delle donne accolte e le diverse attività del centro hanno fatto nascere l’esigenza di uno spazio più ampio e confortevole". Le donne che si rivolgono allo sportello di Donne e Giustizia sono sempre più giovani: è questo il dato preponderante del fenomeno. Per il resto si tratta di statistiche trasversali sia tra italiane e straniere, il ceto di appartenenza, l’aspetto occupazionale e il grado culturale. Ad accogliere le malcapitate è uno staff preparato, formato adeguatamente anche di fronte a storie drammatiche e composto da sole donne. Un’associazione molto stimata dalle istituzioni: "La sede che inauguriamo _ ha aggiunto l’assessore ai servizi sociali, Emma Capogrossi _ è il frutto del lavoro congiunto pubblico-privato. È la naturale conseguenza di anni di grande impegno nel settore del sociale e ha le sue origini nell’attività di co-progettazione che stiamo portando avanti con importanti risultati".

L’appartamento di via Senigallia è stato reso ulteriormente accogliente grazie al mobilio e all’oggettistica messa a disposizione da Ikea, ormai partner del Comune anche su altri progetti sociali per senza senza fissa dimora, disabili ecc. Un arredo molto bello: "Costruire una vita migliore per la maggioranza delle persone è la visione che da sempre guida Ikea _ ha detto nel suo intervento Davide Niemeijer, Sustainability Specialist di Ikea Ancona _, ma siamo consapevoli che non è possibile realizzare un reale cambiamento da soli. Siamo orgogliosi di aver preso parte, al fianco del Comune di Ancona e dell’associazione Donne e Giustizia, a questo importante progetto".