Il Premio Enriquez porta in scena ’La Locandiera’ e ricorda la Moriconi

Sirolo, presentata la nuova edizione che avrà come evento la prima dello spettacolo caro ai due attori

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Gli indimenticabili nomi di Franco Enriquez e Valeria Moriconi uniscono due regioni, Marche e Abruzzo.

Tutto ruota al nuovo spettacolo ‘La locandiera’ di Carlo Goldoni, già cavallo di battaglia della coppia, che ‘nascerà’ al Teatro Comunale di Popoli (Pescara) e che il 7 e 8 agosto debutterà in un altro Teatro Comunale, il ‘Cortesi’ di Sirolo. Scelta che non stupisce, visto che da diciotto anni è qui che il Centro Studi ‘Franco Enriquez’ organizza il Premio Nazionale intitolato al grande regista fiorentino, morto ad Ancona nel 1980. Il progetto, compresa la co-produzione ‘interregionale’, è fortemente sostenuto dalla Regione, dove è stato presentato ieri alla presenza, tra gli altri, del consigliere regionale Mirko Bilò e dell’assessore alla cultura Giorgia Latini, che ha ricordato come "Franco Enriquez fece del teatro la sua vita". Paolo Larici, presidente del Centro Studi ‘Franco Enriquez’, illustra un cartellone che occuperà l’intero mese di agosto, e che si concluderà il 30 con il Premio Nazionale ‘Franco Enriquez’ Città di Sirolo.

Tra ‘La Locandiera’ e la serata finale ci sono il concerto di Massimo Priviero (il 9 al Parco della Repubblica) e tre spettacoli che andranno in scena al ‘Cortesi: ‘D La principessa Diana e la palpebra di Dio’ di Cesare Catà, con Paola Giorgi (il 21), ‘Prima di ogni altro amore – Callas Pasolini’, con Gea Rambelli e James Foschi (il 28) e ‘Far finta di essere sani’ di Giorgio Gaber e Sandro Luporini (il 29).

Tornando alla ‘Locandiera’, sarà la Compagnia Drammateatro di Popoli a portarla in scena, con la regia di Claudio Di Scanno e l’interpretazione della protagonista da parte di Susanna Costaglione.

Molti, come ogni anno, i premiati, tra cui Carmelo Bene, in occasione dei vent’anni dalla scomparsa, Paolo Graziosi, alla memoria, Massimo Dapporto, alla carriera, Sergio Casesi (drammaturgia), Giuseppe Argirò (regia), Elena Lietti (migliore attrice), Francesco Scarabicchi, alla memoria, per la migliore opera letteraria (la raccolta postuma ‘La figlia che non piange’), Massimo Priviero e Marino Severini, per l’impegno civile tra prosa e musica.

r. m.