
Il presidente di Conerobus, Italo D’Angelo
di Pierfrancesco Curzi Presidente Italo D’Angelo, partiamo dalla fine: questa figura del Direttore generale da immettere nell’organico aziendale per risolvere tutti i problemi è così strategica? "Conerobus deve far quadrare i conti e sviluppare il servizio, serve una spinta...". Quindi l’istruttoria per pubblicare il bando la fate partire o no? "Calma, la procedura la metteremo in campo, ma secondo me, per il difficile momento che l’azienda sta vivendo, nominare il nuovo Direttore generale non è una priorità. Diciamo che il piano non è accantonato, è nostra intenzione arrivare a quella nomina, ma non adesso". Il Dg lo aveva annunciato l’assessore comunale con delega alla partecipata Conerobus Giovanni Zinni. Lo stesso Zinni in consiglio ha annunciato anche l’imminente promulgazione del Tavolo Tecnico per affrontare i temi più delicati: si farà e se sì, quando? "Confermo la misura, ne abbiamo discusso nel Cd’A ieri (martedì, ndr). La prima riunione è stata fissata per il 29 aprile prossimo in azienda alla presenza della sola amministrazione comunale dorica (Ancona detiene il 41% delle quote; non ci saranno la Provincia, 30% del controllo, i privati, circa il 20% e i Comuni più piccoli dell’hinterland, ndr), delle organizzazioni sindacali e della dirigenza". Cosa c’è all’ordine del giorno? "Turni estivi prima di tutto". Intanto i 500 euro una tantum per i lavoratori li avete trovati, però sono risorse che devono rientrare, no? "Abbiamo incassato dei crediti dovuti a Conerobus che ci hanno consentito di tappare subito quella falla. A proposito di priorità, i salari dei dipendenti sono al primo posto". Però vi ritrovate con circa 200mila euro in meno e di questi tempi una cifra del genere può fare la differenza. Avete ricevuto garanzie in tal senso? "Attendiamo i ristori da parte del governo attraverso la Regione. Sono soldi vitali per noi, altrimenti andiamo in forte difficoltà per far quadrare i conti. Mi faccia dire una cosa...". Prego... "Secondo lei è normale che a Bologna, per fare un esempio calzante, il biglietto singolo costi quasi 1 euro in più rispetto ad Ancona? Capisco che gli aumenti non piacciono a nessuno, ma qualcosa va fatto per calmierare un po’ le risorse. Il presidente Acquaroli, l’assessore Brandoni, assieme ai vertici del Comune di Ancona stanno tenendo fitte interlocuzioni col governo per arrivare a una soluzione. Lei non immagina i volumi che Conerobus produce a livello di statistiche". Cioè, quali statistiche? "Gliene sciorino un paio. Nel 2024 gli autobus della nostra azienda hanno coperto un percorso complessivo di oltre 8 milioni di chilometri, per non dimenticare un’altra statistica molto importante: ogni giorno Conerobus effettua 2.600 corse tra urbano ed extraurbano, 1.505 su Ancona e il resto nell’extraurbano nei territori tra Falconara, Jesi e Osimo". A proposito del servizio, in passato sono arrivate segnalazioni di disagi e disservizi, come risponde? "Chiedo scusa ai passeggeri e agli utenti delle nostre linee per qualsiasi problema occorso, ma con quei numeri che le ho ricordato è normale che qualcosa possa andare storto, abbiamo ereditato una situazione complicata, certamente poco florida. Penso al parco macchine, una flotta di 232 mezzi di cui una buona parte vecchia di 15 anni; ci può stare che si rompa un manicotto. Deve essere chiaro, qui nessuno ha la bacchetta magica".