Il prezzo della benzina schizza: "Non siamo noi a tenere alto"

Nostra inchiesta tra i distributori in città, la verde a più di due euro quasi ovunque

Non c’è pace per il carburante. E’ salito ancora il prezzo di benzina e diesel nell’Anconetano, in linea con l’andamento nazionale e in diversi distributori addirittura superandolo con un balzo considerevole. I forti rincari dei listini hanno portato il prezzo medio nazionale praticato dei carburanti a raggiungere, per quanto riguarda la benzina in modalità self, 2,018 euro al litro, con i diversi marchi compresi tra 2,010 e 2,038 (no logo 2,008). Il diesel self si porta a 1,939 euro al litro (contro 1,924), con le compagnie tra 1,938 e 1,953 euro al litro (no logo 1,927).

Perché i prezzi di diesel e benzina continuano a salire? I motivi sono diversi, uno dipende dal continuo aumento del prezzo del petrolio. Alla forte salita delle quotazioni petrolifere si associa una carenza di scorte che potrebbe creare ulteriori distorsioni del mercato. In tanti si aspettavano che con la fine delle ferie estive la situazione potesse appianarsi e invece, il contrario, a settembre è arrivato l’aumento. Massimo Ippoliti, rappresentante Figisc, la Federazione Italiana Gestori Impianti stradali carburante di Confcommercio, proprietario della stazione di servizio in via Ancona a San Biagio di Osimo, afferma: "Siccome siamo noi benzinai i più piccoli e quelli più facilmente attaccabili, dicono che siamo noi che teniamo i prezzi alti, invece non è vero – afferma -. Non possiamo far altro che adeguarci allo scenario internazionale per non rimetterci. Non abbiamo ovviamente alcuna previsione sul futuro. I prezzi non hanno raggiunto il "picco", era ai tempi del governo Draghi (2,40). Prima del 31 dicembre i prezzi erano scesi ma in seguito al calo non c’era più quell’esubero di Iva che c’era quando il governo Draghi aveva tolto i 30 centesimi. Da gennaio, con la diminuzione dell’Iva, lo Stato è stato costretto, per avere gli incassi che gli servivano, ad aumentare, e quindi i 30 centesimi di sconto non c’erano più. Da quel momento i prezzi sono scesi". Poi di nuovo l’aumento a giugno e oggi. Assoutenti chiede un intervento immediato del Governo che dovrebbe operare sulla tassazione, riducendo da subito le accise che gravano su benzina e gasolio sfruttando l’extragettito Iva sui carburanti.