Il progetto SlowMachine porta in scena "Siamo tutti una famiglia"

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Si chiude con lo spettacolo ‘Siamo tutti una famiglia. Cronaca di una lotta’ di SlowMachine ‘Ø Scene - Dove il teatro suona strano’, rassegna ideata e promossa da Malte, Collettivo ØNAR & Loop Live Club, con la collaborazione di Amat.

Domani (ore 21.30, biglietti 7 euro) nel locale di Osimo va in scena il quarto appuntamento di un progetto coraggioso firmato da Giacomo Lilliù, nato per intercettare linee e tendenze innovative della scena contemporanea, mostrare i linguaggi dell’arte attraverso formule originali e innovative, presentare pratiche teatrali sperimentali. ‘SlowMachine’ è un progetto artistico d’indagine sulla contaminazione delle arti con l’esigenza di creare un polo che racchiuda in sé deazione, realizzazione e interazione di lavori teatrali e video. Partendo dal libro della giornalista e scrittrice bellunese Tina Merlin

‘Siamo tutti una famiglia’, a trent’anni dalla sua morte, Rajeev Badhan, fondatore e ideatore con Elena Strada di SlowMachine, realizza un libero e personale omaggio alla documentazione storica e al suo valore nel tempo. Materiali d’archivio realizzati dalla comunità, testi di cronaca della lotta operaia nel paese della ceramica raccolte dalla Merlin nel 1971, memorie, ricordi e un vecchio amico giapponese, sono alcuni degli elementi che ci conducono in questa riflessione personale e collettiva sulla ciclicità del costruire, rompere e riparare, sulla fragilità della storia. La regia, firmata sempre da Rajeev Badhan, diventa essa stessa opera visiva ed elemento di connessione. Nel 2014 Badhan e Strada danno vita al progetto ‘Fare un Luogo’ al Teatro Comunale di Belluno che porterà alla progettazione e alla realizzazione della nuova stagione ‘Belluno Miraggi’. Dal 2015 sviluppano un progetto di riqualificazione di HANGAR11, spazio che da rimessa per automezzi militari si sta trasformando in luogo performativo.