"Il pronto soccorso è a pezzi"

Migration

Il Pronto Soccorso si sgretola, l’assessore regionale Filippo Saltamartini invoca l’intervento del Governo, Mangialrdi: "Si tratta di una resa senza condizioni". Il dirigente è risultato positivo al Covid e causa carenza di medici ha dovuto chiudere l’Obi (osservazione breve intensiva). Quella del Pronto Soccorso è una situazione ai limiti: "Per anni la destra ha giocato allo sfascio, imputando demagogicamente al centrosinistra, sia comunale che regionale, ogni responsabilità circa la difficoltà di reperire personale per l’ospedale di Senigallia, arrivando al punto di alimentare tra i cittadini la spregevole menzogna di una nostra presunta volontà di chiudere l’ospedale stesso. Oggi le parole dell’assessore regionale alla Sanità fanno giustizia di quelle mistificazioni e dimostrano quanto fossero ignobili quelle accuse; quanto fossero vuote le promesse in campagna elettorale; quanto fossero cinici gli attacchi di un comitato che non solo non ha mai difeso l’ospedale, ma, da soggetto politico quale era e quale è, ha sempre e solo lavorato per sostenere la candidatura del suo presidente, l’attuale sindaco Olivetti, strumentalizzando i problemi delle persone" ha spiegato Mangialardi.

L’attesa di una soluzione non è piaciuta a Mangialardi: "È troppo facile – afferma Mangialardi – fare come Saltamartini e Olivetti, cioè aizzare per anni la polemica contro chi governa a livello locale e poi, quando tocca a loro amministrare, dichiararsi incompetenti e rimettersi al governo nazionale".