
"Al netto delle differenze su determinati argomenti, credo sia stata in linea generale una campagna elettorale abbastanza corretta. Mi sento però di dire che, ancora una volta, i grandi blocchi di centrodestra e centrosinistra hanno tentato in tutti i modi di raccogliere il consenso indipendentemente da idee e progetti mobilitando spesso piccole e grandi consorterie rabbonite da promesse legate al mantenimento dello status quo. Un modus operandi che, anche stavolta, non ha aiutato a costruire una campagna elettorale che parlasse davvero dei problemi e del futuro della città e dei suoi abitanti. Una dialettica e una narrazione che si sono più spesso accartocciate nell’ottica di una spartizione dei vari gruppi di interesse cittadino a discapito dell’interesse collettivo. Altra questione su cui mi sento di esprimere tutto il mio disappunto è quella legata all’uso strumentale dei migranti, da sempre ignorati o addirittura osteggiati dalla politica locale, e miracolosamente diventati candidati e sostenitori di varie liste senza alcun tipo di vera consapevolezza. Da questo punto di vista le immagini di decine di cittadini stranieri al comizio di Giuseppe Conte domenica scorsa in piazza Roma, con tanto di bandiere del Movimento 5 Stelle in mano hanno rappresentato davvero uno dei punti più bassi di questa campagna elettorale. Infine, in relazione alla lista ‘Ripartiamo dai giovani’ di Marco Battino, una cosa vorrei dirla: essere giovani non serve a nulla se non si ha il coraggio di avere idee veramente rivoluzionarie".