
Esclusa dal Partito Democratico per il terzo mandato, era stata invitata da quella di Ricci. Rebus Mastrovincenzo
Un "no" e, forse, un "sì". Sono le risposte che sta ricevendo il candidato governatore del centrosinistra Matteo Ricci dai consiglieri dem uscenti Manuela Bora e Antonio Mastrovincenzo. I due, "silurati" dal loro stesso partito con la "scusa" tutta anconetana del terzo mandato (Cesetti a Fermo, anche lui al terzo giro, è entrato in lista) volevano essere ripescati proprio da Ricci nella lista del presidente nella ferma convinzione che non ci si potesse privare di due esponenti che hanno sempre garantito un massiccio bottino di voti. Ma per prima la Bora, che aveva anticipato la sua posizione nell’assemblea regionale del partito di sabato, ha declinato. "Un grazie sincero alla comunità del Partito Democratico, ai circoli, agli iscritti e ai tanti compagni di viaggio che in questi dieci anni hanno condiviso con me sfide e risultati per la nostra Regione – dice la consigliera –. Rivendico con orgoglio la mia iscrizione al Pd. Quando ho chiesto la deroga alla federazione provinciale, l’ho fatto per offrire ai circoli e agli iscritti la libertà di scegliere: un gesto di fiducia nelle energie dei territori, motore vero del nostro partito. Durante l’assemblea regionale di sabato, tuttavia, ho riscontrato che il percorso individuato non avrebbe garantito la piena trasparenza (la stoccata, ndr) che dobbiamo ai nostri elettori a cui stiamo chiedendo il voto per settembre. Di fronte a regole che rischiavano di svilire il valore della partecipazione, ho scelto di non accettare candidature fuori dalla lista Pd: la mia dignità politica viene prima di ogni scorciatoia. Resterò, se me lo consentiranno, in prima linea nella campagna elettorale del Partito Democratico e della coalizione di centrosinistra. Lo farò con la forza di chi crede in un progetto collettivo e nella responsabilità di riportare il buon governo nelle Marche".
Poi c’è Mastrovincenzo. In questo caso il consigliere ha deciso di prendersi ancora qualche giorno di tempo. L’ultima dichiarazione è un post su Facebook: "Matteo Ricci mi ha chiesto di candidarmi nella sua Lista, rimanendo comunque iscritto al Partito Democratico, considerato che non sono stato inserito nella lista del PD con la motivazione del terzo mandato. Ringrazio il candidato del Centrosinistra alla Presidenza della Regione per la stima dimostrata nei miei confronti. Valuterò la proposta con grande attenzione e nei prossimi giorni prenderò una decisione". E già decine e decine di incoraggiamenti e contestazioni all’operato della segretaria regionale Chantal Bomprezzi finita nel mirino per essereìsi candidata nel momento in cui faceva anche le regole.
a. q.