"Il ristorante etnico non è mai stato chiuso Problema pesce crudo"

Non è stato mai chiuso il ristorante etnico agli Archi sottoposto a controlli di polizia la settimana scorsa. "In relazione a quanto apparso sulla stampa nei giorni scorsi – riporta una nota dell’attività - la proprietà del ristorante, nel riservarsi di agire nei confronti di coloro che hanno diffuso notizie false e gravemente lesive del buon nome e di anni di attività dell’esercizio, costantemente controllato senza alcun rilievo, tengono a precisare che in seguito all’ispezione del 2 dicembre scorso, nessuna chiusura, né del ristorante cinese, né del sushi,è mai stata disposta dall’autorità intervenuta che si è limitata a sospendere l’attività di somministrazione del pesce crudo essendo l’abbattitore non funzionante (la sostituzione era già prevista per questa mattina ed all’interno non vi era pesce abbattuto che non veniva somministrato dal momento della rottura del frigorifero). Non corrisponde inoltre in alcun modo al vero che siano stati trovati 15 o addirittura 40 kg di pesce scaduto: in frigo, come rilevabile dai verbali, vi erano 6 confezioni da 200 grammi di pesce surgelato (non aperte) scaduto il 1 dicembre (vale a dire meno di un giorno prima dell’ispezione) che dovevano essere ancora smaltite. Nessun batterio, di nessun tipo, e stato rilevato nei cibi o altrove. Le notizie apparse, che hanno allarmato i clienti e svuotato il locale, sono quindi del tutto infondate. Abbiamo sempre avuto il massimo rispetto della clientela e delle leggi che regolano la nostra attività: un pavimento può essere non perfettamente pulito a fine servizio e con il locale pieno, magari ci meritiamo la multa in merito che c’è stata comminata, ma non certo questa assurda ed infondata gogna mediatica. Il ristorante è aperto, la qualità e l’igiene garantite, come da ormai oltre vent’anni".