
Alle elezioni amministrative del 2009 Giacomo Bugaro aveva sfidato l’allora candidato del centrosinistra Fiorello Gramillano, poi vincitore di quella tornata elettorale, anche sul tema del porto. Dopo altri incarichi politici e un periodo di silenzio, Bugaro torna in campo e lo fa come delegato in quota comunale del Comitato di Gestione del Porto, prendendo il posto di Alessio Piancone.
Giacomo Bugaro, come mai questa scelta?
"Non potevo dire di no a Daniele Silvetti, un amico con cui ho condiviso tanti anni di battaglie politiche. Quando mi ha chiamato e proposto l’incarico ho subito risposto sì. Con lui siamo d’accordo su tutto".
Un primo passo verso un nuovo avvicinamento alla politica?
"No, se avessi voluto rientrare mi sarei candidato con un partito presentandomi. Non credo che in futuro ricoprirò incarichi prettamente politici. Mi sono messo a disposizione come manager e imprenditore, oltre che profondo conoscitore delle dinamiche portuali".
Uno scalo pronto a essere rivoluzionato, stando ai progetti immaginati, ma per adesso in una fase di stallo, è d’accordo?
"Il presidente dell’Autorità portuale, Vincenzo Garofalo, sta facendo ottime cose. Non dimentichiamo che lui è in carica da poco (un anno e mezzo, ndr). Si stanno gettando le basi per una vera e propria rivoluzione. Ho letto l’articolo del Carlino sullo stallo del porto, condivisibile come impostazione e su vari punti, ma vorrei anche ricordare che fino a pochi mesi fa alla guida della città e del porto c’erano altri".
Intanto il Molo Clementino non si farà, cosa ne pensa?
"Se il sindaco Silvetti ha scelto questa impostazione avrà avuto i suoi buoni motivi. Le questioni ambientali sono molto delicate. Significa che se non sarà possibile realizzare la banchina per le grandi navi da crociera al Molo Clementino verrà fatto da un’altra parte".
Tutte le attenzioni sono indirizzate sulla Penisola che però richiederà tempi, risorse e un impegno a lungo termine. Nel frattempo?
"A breve saranno annunciate grosse novità. La Penisola è una di queste, un progetto davvero straordinario che sarà in grado di lanciare definitivamente il nostro porto in una nuova dimensione".
Bugaro, quale Porto Antico sogna lei personalmente?
"Un porto libero dallo smog, con le navi da un’altra parte, magari sostituite dal bianco dagli yacht e dalle imbarcazioni da diporto, un’area dedicata alla gente, alle famiglie. Così facendo sarà anche possibile liberare l’area dalle reti".