Il sindaco contro lo stop: "La fontana va spostata"

Così Massimo Bacci risponde a Roberto, figlio di Morosetti: "Finiremo i lavori prima della scadenza del lascito: basta a parlare della cosa in questo momento"

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Fontana dei leoni da spostare, il sindaco Massimo Bacci non ascolta i consigli del figlio di Cassio Morosetti di fermare il cantiere e lasciare tutto così e anzi tira dritto. "Non ho avuto il piacere di parlare con lui – replica al post di Roberto Morosetti diventato in poche ore virale - perché vi sono ben altri gravi problemi a cui pensare. Quando lo farò, lo assicurerò sul fatto che il contratto è stato aggiudicato, i lavori sono partiti, l’iter è pienamente operativo e ad oggi non vi è nulla che possa lasciar pensare di non arrivare a completare l’intervento nei tempi utili".

Roberto Morosetti è l’unico figlio di Cassio Morosetti il grande umorista che, scomparso l’anno scorso ha lasciato due milioni alla città per riportate la fontana dei leoni in piazza della Repubblica dov’era fino al 1949. "Con una situazione sanitaria che fa tremare i polsi – aggiunge il primo cittadino - e un’economia in condizioni disperate, non capisco proprio come certe persone non trovino di meglio che insistere con questa storia del ritorno della fontana in piazza della Repubblica. Aggiungo - continua il sindaco - che più passa il tempo, più siamo assolutamente convinti che l’accettazione del lascito sia stata la scelta migliore per la comunità di Jesi. Perché, oltre a dare seguito a quanto i più autorevoli storici locali, i più prestigiosi storici dell’arte, i più insigni urbanisti hanno sempre auspicato con il convinto parere della Soprintendenza delle Marche circa il ritorno della fontana dove essa era nata, stiamo già programmando gli interventi da finanziare con le significative risorse a disposizione (poco meno di 1,5 milioni di euro)".

E cioè: "Abbattere le barriere architettoniche a partire dalle scuole e per creare al teatro Moriconi quella casa della cultura con annesso cinema che contribuirà a rendere decisamente più attrattiva anche Piazza Federico II". Il cantiere è avviato e sono state smontate le colonnine e la parte esterna alla vasca, restano quattro mesi di tempo ma il figlio di Morosetti è convinto che non ci siano i tempi e che quindi l’operazione graverà sui conti pubblici. "Certamente mio padre – ha scritto giovedì sera via Facebook Roberto Morosetti che già nei mesi scorsi aveva sollevato perplessità - non si era reso conto di tutte le difficoltà. Sono certo del fatto che non si riusciranno a rispettare i tempi dettati dal testamento. D’altra parte io non ho nessun potere per modificare il testamento di mio padre. Prevedo un grande esborso di denaro da parte del Comune. Vedo lavori di sistemazione delle due piazze che si protrarranno per anni, con disagi e quant’altro".

Sara Ferreri