"Il sindaco Costantini si dimetta"

La richiesta arriva in coro da parte di Pd, Articolo Uno e Lega dopo il patteggiamento per stalking

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Ha patteggiato un anno di pena per stalking a una funzionaria apicale del suo Comune mentre era sindaco, dovrà seguire un percorso per uomini maltrattanti entro 12 mesi, ma il sindaco Damiano Costantini punta dritto a terminare il proprio mandato che decadrà tra un anno. Dopo il patteggiamento avvenuto mercoledì dalla città di Maria Montessori e non solo è un coro di "sindaco, dimettiti". A intervenire anche Articolo Uno al quale Costantini, di centrosinistra, era stato legato, nella persona di Giancarlo Scortichini del partito provinciale: "Articolo Uno ritiene che la scelta del patteggiamento, comunque motivata, rappresenti un’ammissione di responsabilità che non è compatibile con il ruolo e la figura del sindaco che, in quanto rappresentante delle istituzioni e della propria comunità, deve essere nelle condizioni di adempiere il mandato ’con disciplina e onore’ come dispone la nostra Costituzione. Per queste ragioni le dimissioni del sindaco sono un atto non più rinviabile" E poi per il Pd Alberto Losacco, commissario Marche, l’onorevole Alessia Morani e il gruppo consiliare regionale: "Il patteggiamento fa seguito al divieto di avvicinamento e di comunicazione alla dipendente dell’ente vittima dello stalking che era stato emesso dal gip a novembre (ma emerso solo quasi due mesi dopo e non per essere stato comunicato dalla maggioranza o dal Comune, ndr). Già in quell’occasione sarebbero state opportune e necessarie le dimissioni, oggi appare semplicemente inconcepibile pretendere di rappresentare una comunità in qualità di primo cittadino dopo questa vicenda. Auspichiamo – incalzano i democratici – che il sindaco chieda finalmente scusa alla vittima dei soprusi, alcuni dei quali avvenuti peraltro proprio nella sede comunale, e si decida a lasciare il suo incarico. I consiglieri di maggioranza dovrebbero prendere le distanze dal sindaco e unirsi alla richiesta di dimissioni. In caso contrario, farebbero meglio anche loro a dimettersi per porre fine all’umiliazione di una città che non merita di essere sulle cronache nazionali per fatti vergognosi come questo". La sua maggioranza a oggi appare granitica nella difesa del primo cittadino in carica, nonostante la condanna patteggiata da Costantini che così ha evitato il processo mediatico ma anche una possibile condanna più severa. "Il sindaco Costantini deve dimettersi immediatamente: non c’è posto per uno stalker istituzionale a Chiaravalle, città di Maria Montessori, che per tutta la vita ha lottato per i diritti delle donne e dei bambini". È l’affondo della Lega di Chiaravalle.