Ha utilizzato i social, nel tardo pomeriggio, il sindaco Daniele Silvetti per sgomberare il campo dagli equivoci dopo la nomina di Marta Paraventi a nuovo assessore alla Cultura del Comune di Ancona. "Una scelta da me fortemente ponderata e voluta per curriculum e per condivisione di obiettivi. Ho sempre sostenuto che avrei liberato le energie migliori di questa città, senza pregiudizi o barriere ideologiche. Parlo proprio di tutte quelle donne e uomini liberi di pensare con la propria testa, ma che sono rimasti imbrigliati da apparati o relegati ai margini della città".
Parole che hanno funto da replica immediata alle opposizioni che, invece, avevano puntato il dito sulla nuova componente di Giunta, ritenuta vicina a certi ambienti del centrosinistra e, in particolare, ai tavoli culturali del Pd. Curiosamente, però, Silvetti ha rivolto un messaggio anche al "suo" di schieramento: quello di centrodestra. Non a caso la seconda parte del messaggio è sembrata tendere proprio in quella direzione. Prima ha ringraziato "anche del sostegno che mi è stato esplicitato in queste ore da tante figure anconetane insospettabili". Poi si è detto "certo di convincere anche quelle dubbiose che appartengono al mondo politico da cui provengo e che non rinnegherò mai. Li convincerò con i fatti. Ogni scelta verrà compiuta solo e soltanto per il bene della nostra Ancona".
La linea: "Continuerò su questa strada in maniera convinta, senza tentennamenti, guardando negli occhi ogni cittadino e proteggerò sempre ogni componente della mia Giunta da attacchi vili e che mancano di rispetto alla persona. Stiamo allargando gli orizzonti di governo della città, quello sì ed è evidente", difendendo la scelta fatta, dopo le dimissioni di Anna Maria Bertini. "Ho condiviso con il nuovo assessore linee di mandato e progetti futuri, così come il concetto che questa città meritasse per davvero il cambiamento a partire proprio dalla cultura. Buon lavoro Marta", le parole di chiusura. Paraventi è laureata Lettere moderne con specializzazione in Storia dell’Arte e delle Arti minori all’Università di Bologna. Ha affinato le proprie competenze presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Insegna Storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Macerata ed è docente di ruolo al Liceo artistico Mannucci di Ancona. Per venti anni ha prestato servizio alla Regione Marche, coordinando progetti museali, mostre, attività di catalogazione e strategie di destination marketing.