Il sorriso di Siani al Salesi: "Qui c’è tanta speranza"

A pochi giorni dal termine delle riprese del film, l’attore al materno-infantile. A invitarlo le Patronesse: "Speriamo di rivederci, ma fuori dall’ospedale".

E’ riuscito a portare un po’ di buonumore e sorrisi anche tra le corsie dell’ospedale Alessandro Siani, che ieri mattina su invito delle Patronesse ha fatto visita ai piccoli degenti del Salesi. Tra una battuta e l’altra si è intrattenuto con il personale medico, le famiglie e i giovanissimi pazienti dell’ospedaletto, raccontando anche curiosità e aneddoti sul film che ormai da molte settimane sta girando in città e provincia. Una bella sorpresa da parte dell’attore e regista partenopeo, che è stato "corteggiato" dalle Patronesse per oltre un mese e che alla fine, al termine delle riprese ha deciso prima di lasciare Ancona che fosse giunto il momento di recarsi nei vari reparti tra cui neuropsichiatria infantile e oncoematologia, dove si è intrattenuto per circa un’ora e mezza, accettando anche di scattare foto e selfie e salutando i piccoli sempre con il sorriso.

"Speriamo di rivederci, ma fuori da qui" ha detto al papà di uno di loro e poi ha parlato un po’ della sua esperienza sul set dorico. "Quello che mi porterò a casa - ha detto - è il mare che unisce la mia città, Napoli, ad Ancona. Ero già stato al teatro delle Muse con uno spettacolo teatrale, qui ci sono tanti scorci bellissimi che messi insieme come in un mosaico daranno la sensazione di una città che sicuramente non ha nulla da invidiare alle altre". Ancora un paio di giorni di riprese, prevalentemente nell’area del porto, e poi Siani e la troupe lasceranno martedì il capoluogo che ha ospitato per oltre un mese il set del suo nuovo film di Natale, una commedia romantica dal titolo "Io e te dobbiamo parlare" che vedrà tra i protagonisti anche Leonardo Pieraccioni, Francesca Chillemi, Brenda Lodigiani e Biagio Izzo.

Al termine della visita le Patronesse hanno voluto omaggiare Siani con una t-shirt e una copia del libro sui primi 100 anni dell’associazione, che fu fondata nel 1900 per dare supporto ai piccoli ricoverati presso l’ospedale materno infantile e alle loro famiglie. "E’ sempre un percorso difficile attraversare questi corridoi - le parole dell’attore - dove purtroppo si respira anche la tristezza. Ma c’è anche la speranza, grazie al personale che qui cerca di accogliere, tutelare, proteggere i bambini con dedizione e pazienza. Mi è stata data la possibilità di poter esserci per una foto o un sorriso, il resto che è roba seria è nelle mani dei medici. Un in bocca al lupo a tutti".

Ilaria Traditi