Il tribunale risplende di luce propria, tricolore

Illuminata la rinnovata facciata di Palazzo di Giustizia ma in un quadro di contenimento costi: "Fari accesi solo per eventi speciali"

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di Marina Verdenelli

L’effetto ottico è da urlo, il tricolore che spicca dalla facciata con il bianco, il rosso e il verde. Si colora di luci il tribunale dorico che ieri pomeriggio ha collaudato la nuova illuminazione che segna la fine dei lavori di palazzo di giustizia. Ma saranno luci temporanee per evitare sprechi e costi spaventosi in bolletta. Anche il ministero della Giustizia stringe la cinghia contro il caro energia e su tutto il tribunale sono stati presi accorgimenti per contenere le spese soprattutto della luce. Prima però la festa. Ieri pomeriggio la novità ha portato la presidente del tribunale Edi Ragaglia ad assistere, insieme ad altre cariche di palazzo, era presente anche la procuratrice capo Monica Garulli, all’accensione della nuova illuminazione a cui è stata invitata anche la sindaca Valeria Mancinelli. Alle 18.30 c’è stato il momento del click seguito da molto stupore. "Le nuove luci – ha spiegato la presidente del Tribunale Ragaglia – segnano la fine dei lavori di una opera importante per la città. Finalmente si vedono le facciate ben definite del palazzo, il suo valore architettonico e le luci, rigorosamente al led, metteranno in evidenza la bandiera italiana. Il loro costo è veramente esiguo, 700 watt, l’equivalente di tre plafoniere, o sette lampadine, ma le abbiamo spente subito. Saranno accese in eventi particolari, per occasioni specifiche come ad esempio la festa del 2 Giugno e quando anche il Comune lo riterrà opportuno. Ci allineeremo alle decisioni del sindaco per la città in questo periodo di spending review". Palazzo di giustizia non era stato mai illuminato da luci proprie, fino ad oggi, e contava solo sui faretti della pubblica illuminazione. Luci e ristrutturazione della facciata rientrano nel progetto di restyling annunciato nell’estate del 2019 dal precedente presidente del tribunale Giovanni Spinosa, per il quale erano stati stanziati quasi 2 milioni di euro. Il risparmio. Per non pesare su una bolletta troppo costosa la presidente Ragaglia ha già attuato soluzioni. "Abbiamo vietato l’utilizzo delle luci da tavolo – ha spiegato – poi abbiamo inviato circolari a tutti i dipendenti raccomandando loro di spegnere le stampanti e tutti i dispositivi che a fine lavoro poi non si usano più. Anche una accensione in stand by infatti porta dei consumi quindi è meglio spegnere. A sorpresa poi vengono inviate persone a controllare se le luci sono state spente nelle stanze dove non c’è più nessuno. A tutti abbiamo raccomandato di spegnere le luci quando non servono. Il tribunale non gode di luce del giorno per la sua caratteristica, ne entra poca insomma quindi se possiamo almeno limitare dove proprio non occorrono è un bene". Per il futuro, nemmeno troppo lontano, si stanno studiando altri accorgimenti fondamentali. "Abbiamo in mente un progetto green – ha annunciato Ragaglia – con cui ne dobbiamo parlare con il ministero, speriamo vada in porto". E’ relativo ad energie rinnovabili, Arriveranno i pannelli fotovoltaici? Si vedrà.