"Il vaccino per i piccoli è sicuro Non interferisce sullo sviluppo"

"Molte mamme mi stanno chiedendo consigli. Io rispondo che lo farei. senza alcun problema"

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Sta per arrivare la dose di vaccino anti Covid per i più piccoli, l’Agenzia europea del farmaco ha dato il via libera all’inoculazione del vaccino Pfizer per i bambini dai cinque agli 11 anni. "Molte mamme in questi giorni mi chiedono consiglio.

Se avessi un figlio di quell’età lo vaccinerei, sulla scorta dei dati scientifici – dice il pediatra osimano Giuseppe Cicione, segretario provinciale Federazione italiana medici pediatri (Fimp) -. In queste settimane i contagi da Covid sono in crescita anche nelle fasce di popolazione con età più bassa. Il virus circola e continua a mutare.

Basta dire che ci sono complottismi, i medici si affidano solo agli studi della comunità scientifica". Il vaccino per i piccoli sarebbe utile per il dottor Cicione, alle prese in queste settimane con la somministrazione di quello antinfluenzale ai bambini.

"Il 96 per cento dei bambini che contrae il virus è asintomatico, un dato che sommato al due per cento sintomatico e al due paucisintomatico sembra dire che i bambini sono poco interessati dalla malattia ma non è così". Per quanto riguarda l’efficacia, il dottore afferma: "I dati pubblicati sono stati svolti su un campione di tremila bambini e hanno dimostrato che il vaccino previene la malattia al 90,7 per cento.

Oltretutto un bambino vaccinato che prende il covid può contagiare per un numero di giorni più basso rispetto a chi non l’ha somministrato".

Il dottore come tanti si batte contro il circolare di notizie che sarebbero prive di fondamento scientifico: "Tra tutte quella secondo cui l’inoculazione del vaccino potrebbe interferire sul sistema endocrino e quindi sullo sviluppo della persona in età così giovane. Non è vero".

Adesso, dopo l’ok dell’Ema, si attende parere dell’Aifa. Le dosi, ridotte di un terzo per i bambini, non saranno disponibili prima della festa dell’Immacolata e arriveranno prima di Natale.

"Il Covid ha già fatti troppi danni diretti e indiretti alla salute dei nostri bambini, solo le famiglie ed i pediatri che ne hanno avuto esperienza ne comprendono tutta la gravità – chiude il medico -. Non è il momento di dare dei diktat o di salire in cattedra: a noi pediatri è dato l’obbligo di ascoltare le famiglie, di far luce sui legittimi dubbi, di usare un linguaggio chiaro e persuasivo. Confido sul senso critico delle famiglie, sulla fiducia riposta a chi ogni giorno si prende cura dei loro figli quando sono malati".

si.sa.