Il via libera al trasloco: "Alunni trasferiti all’ex Savoia. Nessun rischio per la salute"

Il presidente della Provincia rassicura dopo i dubbi sollevati dal prof Bonifazi "Abbiamo adottato tutte le misure possibili facendo investimenti importanti".

Il via libera al trasloco: "Alunni trasferiti all’ex Savoia. Nessun rischio per la salute"

Il presidente della Provincia di Ancona, Daniele Carnevali, competente per l’edilizia scolastica degli istituti superiori (gli altri ordini e gradi sono appannaggio dei Comuni)

"Rischi per la salute per studenti e personale scolastico? Abbiamo adottato tutte le misure possibili facendo investimenti importanti per azzerarli. Il trasferimento è in atto, c’è poco da fare ormai". Non lascia spazio a dietrofront la dichiarazione del presidente della Provincia di Ancona, Daniele Carnevali, competente per l’edilizia scolastica degli istituti superiori (gli altri ordini e gradi sono appannaggio dei Comuni). Come anticipato ripetutamente dal Carlino nei mesi scorsi, lo spostamento degli studenti dell’istituto Savoia-Benincasa dalla sede di via Marini al plesso di via Vecchini dell’ex Savoia è previsto per il prossimo anno scolastico. Dall’11 settembre circa 700 studenti seguiranno le lezioni in pieno centro ad Ancona visto che il plesso usato fino al giugno scorso verrà demolito e ricostruito in quanto considerato inagibile.

Nei piani della provincia il trasferimento doveva avvenire durante le scorse feste natalizie, ma un intoppo nel procedimento della progettazione Pnrr della scuola di via Marini ha spostato l’iter. Ora quella progettazione dovrebbe ripartire a breve e quindi parte degli alunni passeranno in via Vecchini. Con una serie di conseguenze per traffico, sosta, viabilità e soprattutto rischi ambientali. Il professor Floriano Bonifazi, in un’intervista rilasciata pochi giorni fa al Carlino, ha criticato aspramente quella decisione, parlando, senza mezzi termini, di "camera a gas". In effetti l’ex Savoia si trova nel quadrato più inquinato da fumi di veicoli del capoluogo. I tecnici della Provincia avrebbero studiato sistemi di ventilazione speciali, ma i problemi e i rischi restano: il traffico attuale non è certo quello di un quarto di secolo fa.

Il presidente Carnevali aggiunge: "Al di là dei sistemi di mitigazione del rischio messi in campo, siamo e saremo molto attenti a questo ambito. Qualcuno sostiene che quello non sia un posto idoneo, ma invece di fare filosofia ci diano delle alternative che oggettivamente non esistono. Per il resto il progetto per il plesso da demolire e ricostruire sta riprendendo vita, lo ripresenteremo e dovremmo rientrare nell’ambito del Pnrr grazie alle interlocuzioni avute col Ministro Fitto. Siamo agli sgoccioli, questione di pochi giorni e si parte". Rispettando i tempi dati serviranno più o meno due anni prima di poter riportare gli studenti nel nuovo edificio, stavolta agibile, di via Marini. Saranno due anni davvero delicati.

p.cu.