Il violoncello di Piovani al Gentile

Fabriano, prende il via la rassegna della Form con il concerto ‘Šostakovic-Beethoven’. Repliche a Jesi e Ancona

Il violoncello di Piovani al Gentile

Il violoncello di Piovani al Gentile

Parte da Fabriano la nuova avventura musicale della Form, ‘colonna sonora delle Marche’. ‘Šostakovic-Beethoven’ è il titolo del prossimo concerto, in programma oggi (ore 17) al Teatro Gentile, con repliche martedì al Pergolesi di Jesi e mercoledì al Teatro Sperimentale di Ancona. Protagonista del concerto è il grande violoncellista Luigi Piovano, che si esibirà con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana nel doppio ruolo di solista e direttore.

Piovano, da oltre vent’anni, è primo violoncello solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Oltre a molti concerti come solista e direttore, dal 2002 si dedica sempre più alla direzione d’orchestra e lo scorso anno ha anche debuttato sul podio dell’Orchestra Sinfonica di Milano ‘Giuseppe Verdi’ e dell’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo, che lo ha immediatamente reinvitato per questo marzo e per il febbraio 2024. La serata prenderà il via con il Concerto per violoncello e orchestra n. 1 in mi bemolle maggiore, Op. 107 di Dmitrij Dmitrievic Šostakovic, l’ultimo grande ‘compositore classico’ del Novecento.

Composto nel 1959 in soli quaranta giorni, il concerto è stato dedicato dall’autore al grande violoncellista Mstislav Rostropovic, che lo presentò al pubblico il 4 ottobre dello stesso anno nella Sala Grande della Filarmonica di Leningrado. Per la composizione del concerto Šostakovic guardò al modello di Prokof’ev, per la classicità della forma, per l’impiego particolare di alcuni strumenti, come il corno e la celesta, e più ancora per il magistrale sfruttamento che Prokof’ev aveva saputo compiere dell’arte di Rostropovic.

Ne risultò uno dei capolavori di tutta la letteratura concertistica per violoncello, incentrato su un appassionante rapporto conflittuale fra il singolo e la folla, ovvero fra l’anima individuale e l’anima russa, che alterna la vitalità all’introspezione nostalgica, l’allegria al sarcasmo, l’umorismo al grottesco, la compagnia umana alla solitudine. Nella seconda parte del programma, l’Ottava Sinfonia di Beethoven, ‘piccola-grande’ sinfonia radicata nel passato di Haydn e Mozart ma nello stesso tempo proiettata verso il futuro, dove il dramma personale dell’isolamento del grande compositore dal resto del mondo causato dalla sua sordità si risolve, fra momenti di divertita ironia e travolgenti cavalcate a piena orchestra, in una totale, entusiastica affermazione di volontà di vita. Biglietti da 15 a 18 euro (per gli studenti 4 euro). Info 07323644.