Il virus ha ucciso Pacetti Fondò il "Caffé Lombardo"

Aveva 94 anni. Divenne famoso in città prima per il negozio di bomboniere e poi per il locale di corso Mazzini che fu punto di ritrovo per tante persone

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Il Covid ha ucciso anche lui. Sergio Pacetti aveva 94 anni. E’ stato uno di quelli che ha fatto la storia del commercio ad Ancona. Molti ricorderanno per la sua storia recente al Caffè Lombardo, lungo corso Mazzini, dove adesso c’è Rosa. Prima quello era il regno della famiglia Pacetti. Un locale che accoglieva ogni giorno centinaia di persone a pranzo, per il thè e il caffè nel pomeriggio e la sera, specie d’estate nei tavolini all’aperto. Pacetti, aspetto un po’ burbero come si confà al carattere scorzoso degli anconetani, ma buonissimo dentro, aveva sempre una parola buona per i clienti, un sorriso. Quasi una carezza d’altri tempi. Una battuta accomodante, mai una frase fuori posto. Era nato per stare al pubblico e servire la gente.

Pacetti aveva iniziato con il negozio di bomboniere che ad Ancona, negli anni Sessanta e Settanta era un punto di riferimento importante per cerimonie e appuntamenti. Così tanto che le richieste di composizioni gli arrivavano da tutta Italia, persino dalla Sicilia. Poi insieme alla famiglia aveva fondato il Caffè Lombardo lungo corso Mazzini. Era diventato un punto di riferimento per tanta gente che non poteva andare a pranzo a casa dall’ufficio o dal lavoro in banca. Ancona è una città che tuttora in centro vive di questo. I locali diventano una sorta di seconda casa. Uno spuntino veloce, un pranzo caldo, due chiacchiere davanti a un caffè o a un gelato. Pacetti girava sempre nel locale, spesso lo si poteva vedere alla cassa. Il caffè Lombardo aveva una sala da thè eccellente. Una delle migliori a quei tempi nel capoluogo.

Il locale diventava quasi magico in occasione delle festività, pasquali e natalizie. Confezionava cesti, dolci, ma anche le calze della Befana per i bambini. Divenne famoso il giorno del grande blackout ad Ancona: era l’unico bar a poter fare i caffè grazie a una macchina a gas. Riuscì a soddisfare centinaia di persone. Il Caffè Lombardo ha dovuto poi cedere il passo ai tempi che cambiano. Il locale è stato venduto, la sala che lo ospitava adesso è parte della gelateria ristorante Rosa.

Pacetti si è ritirato in pensione, con la sua famiglia. La moglie Vanda, i figli Luana e Roberto, l’affetto dei nipoti, i generi Sandro e Liana. Tutti gli davano una mano nell’attività di famiglia. La vecchiaia non lo aveva segnato affatto nello spirito. Era il solito uomo battagliero di sempre. Con le battute e la chiacchiera dava due giri a tutti. Il Covid è stato malefico. Si è insinuato in famiglia nonostante tutte le precauzioni prese. L’età avanzata non ha giovato purtroppo. Il virus ha contagiato sia lui che la moglie. Purtroppo Sergio non ce l’ha fatta. E’ morto in ospedale a 94 anni. La moglie Vanda, tuttora positiva, non ha potuto partecipare alle esequie del marito nella chiesa di San Paolo. Anche lei spesso aiutava il marito nel locale. Settantacinque anni insieme. Resta il ricordo di un uomo che ad Ancona ha dato tanto.

Andrea Massaro