Il virus ormai corre come un forsennato In una settimana i contagi sono quasi il doppio

Male ma non malissimo secondo la Fondazione Gimbe. Ancona svetta e raggiunge anche Pesaro per il numero di vittime

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di Pierfrancesco Curzi

Emergenza Coronavirus, il rischio di un ritorno in ‘zona gialla’ non è ancora massimo, ma i dati della Fondazione Gimbe sulle Marche non inducono all’ottimismo. Male contagi e dati generali, in ritardo la campagna vaccinale. L’osservatorio nazionale ha diffuso un report secondo cui dal 10 al 16 novembre nelle Marche è stata registrata una performance in peggioramento per i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti (216) e si evidenzia un aumento dei nuovi casi (47%) rispetto alla settimana precedente.

Sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica (6,9%), mentre sono sopra soglia di saturazione i posti letto in terapia intensiva (10,1%) occupati da pazienti Covid-19, nonostante l’allestimento di ulteriori 24 posti annunciato dall’assessore alla sanità Filippo Saltamartini la scorsa settimana. La popolazione marchigiana che ha completato il ciclo vaccinale è pari 75,7% (media Italia 76,8%) a cui aggiungere un ulteriore 1,4% (media Italia 2,3%) solo con prima dose. Il tasso di copertura vaccinale con dose booster è del 49,3% (media Italia 53,3%) e quello di copertura vaccinale con dose aggiuntiva è del 24,8% (media Italia 59,6%). Di seguito l’elenco dei nuovi casi per 100.000 abitanti dell’ultima settimana suddivisi per provincia: Fermo 131, Ascoli Piceno 115, Ancona 101, Pesaro e Urbino 97, Macerata 88. Questo per quanto riguarda il report della Fondazione Gimbe, ora invece i dati quotidiani diffusi ieri dal Servizio Sanità della Regione Marche. I positivi calano numericamente, da 328 a 290, ma il tasso di incidenza su 100mila abitanti cresce ancora e non consce sosta: da 108,5 a 112,5 e questo è un dato preoccupante. Il numero più alto di contagi nell’ultimo giorno si è verificato in provincia di Pesaro Urbino (85), seguono le province di Ancona (83), Macerata (43), Fermo (38) e Ascoli Piceno (29); 12 i casi da fuori regione. Tra gli ultimi 290 casi di positività ci sono 65 persone con sintomi; i contagi comprendono contatti stretti di positivi (66), contatti domestici (81), in ambiente di scuolaformazione (11), di lavoro (6), di vitasocialità (4), di setting assistenziale (1) e di setting sanitario (1). I tamponi eseguiti sono 4.582 (2.425 nel percorso diagnostico con il 12% di positivi e 2.157 nel percorso guariti) oltre a 1.194 test antigenici (94 positivi).

La funzionalità del vaccino anti-Covid è data dal dato dei ricoveri ospedalieri che calano all’aumentare dei contagi, segno che la protezione vaccinale è fondamentale. I pazienti sono passati da 91 a 86 con 22 dei quali in terapia intensiva, dato stabile. Numeri identici negli ospedali di Ancona: 5 in terapia intensiva a Torrette e 1 in pediatria al Salesi, 18 in malattie infettive a Torrette, 1 in ostetricia al Salesi e 2 degenti infine all’Inrca. Infine le vittime, 2 registrate ieri, una 88enne di Servigliano (Fermo) e un 70enne di Senigallia (Ancona), entrambi con patologie pregresse, fanno aumentare il totale a 3.128. La provincia di Ancona ha raggiunto quella pesarese per numero di vittime, 997.