
Francesco Acquaroli (FdI), presidente della Regione Marche, e Matteo Ricci, eurodeputato Pd ed ex sindaco di Pesaro
La chiamano l’Ohio d’Italia, sarà una regione-chiave negli equilibri nazionali. La sfida è aperta nelle Marche: Matteo Ricci contro l’attuale governatore Francesco Acquaroli, che cinque anni fa strappò al centrosinistra l’egemonia della regione.
L’europarlamentare Pd ed ex sindaco di Pesaro ieri mattina ha messo le firme, 19, con le sigle che lo sosterranno. Sarà un campo larghissimo. Poi il programma, di 56 pagine. L’ha chiamata l’Alleanza del Cambiamento. Nel pomeriggio, invece, un’assemblea interna al Pd ad alta tensione (per usare un eufemismo) che avrebbe visto coinvolti, tra gli altri, Ricci stesso e la segretaria regionale del suo partito, Chantal Bomprezzi. Spaccature sulle liste dei candidati consiglieri.
Neanche a dirlo il nodo era quello del terzo mandato, con il Pd che poi soltanto in serata ha ufficializzato le candidature: (ri)entra Fabrizio Cesetti (su Fermo), fuori Antonio Mastrovincenzo e Manuela Bora (su Ancona). Ai due, che Ricci avrebbe voluto fortemente della partita (pensiero opposto a quello della segreteria, contraria al tris), è stato proposto di fare i capilista nella lista del presidente, pur senza lasciare i dem: Mastrovincenzo si sarebbe preso 48 ore di tempo, Bora avrebbe declinato.
Polveriera Marche, una polemica tira l’altra. Bordate di Ricci, ieri, sulla data delle elezioni: "Stiamo facendo campagna elettorale senza avere certezza della data: una vergogna. Il centrodestra vuole farci votare in piena estate, il 21 settembre, e non si capisce perché anche noi non facciamo come la Toscana andando ad ottobre. Forse nascondono qualcosa? Cercheremo di capirlo", tuona il candidato sfidante.
Replica la senatrice e coordinatrice di FdI nelle Marche, Elena Leonardi: "Non avendo argomenti seri, la polemica del giorno riguarda la data delle elezioni". A proposito di polemiche, nei giorni scorsi si è acceso un mezzo putiferio su un videocollegamento fatto da Ricci, mentre era in auto, durante un convegno. Fratelli d’Italia ha mostrato le immagini nel quale si vede il candidato del centrosinistra senza le cinture di sicurezza. Attacco frontale: "Uno così non può guidare le Marche". Replica di Ricci con contro-foto nel quale mostra che indossa le cinture. "Invece di chiedere scusa, Ricci racconta bugie" ha rincarato Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. Con nuovo video.
Sul tema, nel mirino di Ricci è finito anche Italo Bocchino, direttore del Secolo d’Italia, esponente storico della destra, da neanche un mese responsabile della comunicazione di Acquaroli in vista del voto. E Ricci: "Hanno mandato un badante ad Acquaroli; da quando c’è lui, la campagna è diventata fango, fake news e attacchi personali".