Imposta di soggiorno, via libera alla modifica

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Via libera tra le polemiche alla modifica delle tariffe relative all’imposta di soggiorno. Non più diversa in base al tipo di struttura e alle stelle come deciso dalla vecchia giunta Bacci ma uguale, 1,50 euro, per tutti fino ad una spesa per notte di 180 euro, 2 euro sopra. La maggioranza in aula ha spiegato come la decisione sia nata per "far fronte al fenomeno degli air B&B che stanno dilagando nei centri storici di tutta Italia". Per l’opposizione invece la decisione manca della progressività, equiparando chi è più benestante e può permettersi una camera da 180 euro e chi invece magari un B&B da 40 euro a notte. Il sindaco Lorenzo Fiordelmondo ha spiegato come "la decisione nasca dalla normativa che dice che la distinzione va fatta sul costo a camera non sul tipo di struttura. In ogni caso si tratta di una misura temporanea che potrà essere rivista nel caso se ne ravvisasse la necessità". L’opposizione ha rilevato come l’aumento dall’attuale euro a 1,50 euro per le strutture più piccoline possa essere penalizzante per loro.

È stato introdotto e votato poi un emendamento del consigliere di opposizione Tommaso Cioncolini che chiedeva l’esonero per chi arriva in città per effettuare concorsi.