In arrivo il "Mancini day": il 15 al palazzetto

Il ct riceverà il titolo di Ambasciatore di Jesi. "Ci ha regalato emozioni straordinarie, una festa per omaggiarlo è il minimo che si possa fare"

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di Sara Ferreri

Come promesso già poche ore dopo la vittoria europea, Roberto Mancini sarà accolto da una grande festa. Sarà il "Roberto Mancini day" l’evento previsto per il 15 settembre al Palatriccoli organizzato con l’obiettivo di celebrare l’allenatore jesino. Per l’occasione il mister azzurro riceverà, da parte del sindaco Massimo Bacci, il titolo di Ambasciatore di Jesi. Anche in questo caso per Mancio un primato: il ct infatti sarà il primo jesino a ottenere il titolo di ambasciatore, inserito con la modifica allo Statuto del Comune di Jesi approvata dal consiglio comunale all’unanimità. A condurre la serata sarà il giornalista e conduttore tv Marino Bartoletti e l’accesso sarà su prenotazione e consentito solo ai possessori del Green Pass, con modalità che saranno comunicate, dalla prossima settimana, dal Comune di Jesi. Durante la serata si alterneranno anche proiezioni video della cavalcata azzurra agli Europei e originali momenti musicali con il Time machine ensemble diretto da Marco Attura. In base alle norme anti Covid la capienza massima sarà di 1.200 spettatori circa, pari a un terzo dei posti disponibili nell’impianto sportivo. Regia e coreografia saranno della Fondazione Pergolesi Spontini che l’amministrazione comunale ha coinvolto per organizzare al meglio la serata che vuole ulteriormente suggellare lo straordinario affetto della città nei confronti del Mancio. "Sarà un momento di grande condivisione – rimarca il sindaco Bacci – per questo abbiamo deciso di organizzarlo nella struttura più capiente della città che, sia pur limitata dalle disposizioni contro la pandemia, permette di accogliere un importante numero di persone. La Nazionale ci ha regalato questa estate straordinarie emozioni e il suo allenatore è stato da tutti considerato il vero artefice di questo successo, dimostrandosi non solo un ottimo selezionatore sotto il profilo tecnico, ma anche una persona con grande impronta umana che ha saputo costruire un vero gruppo. Bellissimo poi – aggiunge – vederlo qui a Jesi per tanti giorni subito dopo l’Europeo, sempre disponibile con quanti si sono voluti fare una foto o semplicemente salutarlo. Ha certamente contribuito ad attirare su Jesi i riflettori nazionali ed europei e lo si è visto anche con il significativo numero di turisti arrivati in queste settimane. Dedicargli una festa come quella che stiamo organizzando con la Fondazione Pergolesi Spontini era il minimo che potessimo fare".