In cento nella chiesa con il medico radiato Il vescovo rimuove subito il sacerdote no vax

Don Gino Pierosara decade anche dalla carica di esorcista diocesano. Massara si scusa: "Spero che a Marischio torni la serenità"

Migration

di Sara Ferreri

Rimosso con effetto immediato dal vescovo il parroco che ha ospitato la riunione no vax. La chiesa di San Sebastiano Martire di Marischio di Fabriano per anni guidata da don Gino Pierosara ha già un nuovo sacerdote. La decisione è arrivata ieri il vescovo della Diocesi Fabriano-Matelica, mons. Francesco Massara, dopo il clamore mediatico seguito alla riunione no-vax ospitata proprio in chiesa domenica scorsa, con relatore principale Roberto Petrella, ginecologo radiato nel 2019 dall’Ordine dei medici di Teramo per le sue idee sul Covid e sui vaccini, oltre ad un centinaio di persone, "solo un paio delle quali con le mascherine" come rivelato in un video lanciato in rete l’indomani dallo stesso Petrella.

"Una riunione - sottolinea il vescovo Massara - che si è svolta in violazione delle norme governative ed ecclesiastiche sul contenimento e la prevenzione della pandemia". Del resto don Gino Pierosara già nella precedente ondata Covid aveva fatto parlare di sé: a gennaio scorso risultò positivo al coronavirus dopo aver pranzato alla Casa del Clero di Fabriano, dove ci fu un focolaio che portò alla morte tre preti e una suora, oltre ad una massiccia riorganizzazione delle attività diocesane e parrocchiali per il gran numero di religiosi in quarantena. E ora la riunione clandestina che è costata la guida della parrocchia di Marischio al parroco esorcista. All’interno della chiesa, che secondo le attuali normative anti contagio, potrebbe ospitare al massimo una settantina di fedeli, si sono ritrovati un centinaio persone. A rivelarlo lo stesso Petrella in video un cui spezzone continua a circolare sui social e in alcune chat WhatsApp. A Marischio si è scatenato il panico, tra i residenti è scattato un passaparola che consiglia di rimanere a casa per due settimane. Tanto che lo stesso vescovo Massara si dichiara "vicino alla comunità" e chiede scusa "a quanti hanno avuto disagio da questa dolorosa vicenda". La revoca del mandato di parroco comporta anche la decadenza a dall’incarico di esorcista diocesano. Il nuovo amministratore e parrocchiale e legale rappresentante è don Vincenzo Bracci, monaco priore del monastero di San Silvestro. Mentre don Gino resta sacerdote a vita e teoricamente potrebbe continuare a celebrare le messe, anche se probabilmente si prenderà un periodo di riposo dopo le polemiche e i riflettori accesi sulla sua parrocchia dove proprio per il Covid si sono registrati lutti che hanno segnato la comunità. "ln ragione del pericolo causato dall’assembramento di decine di persone prive di mascherina e di distanziamento così come testimoniato in un video dallo stesso conferenziere – aggiunge il vescovo Massara - si è venuta a determinare una grave infrazione delle disposizioni e delle norme da rispettare nei luoghi di culto e parrocchiali. Tali fatti hanno provocato sconcerto nell’opinione pubblica e nella comunità dei fedeli soprattutto in un momento di drammatica ripresa della pandemia e con i reparti ospedalieri nuovamente in sofferenza. Sono vicino alla comunità di Marischio confidando che torni presto la serenità e chiedo scusa a quanti hanno avuto disagio da questa dolorosa vicenda. Affido alla preghiera la comunità dei fedeli e i sacerdoti nel cammino sinodale intrapreso affinché la condivisione della responsabilità concorra alla salute delle anime e dei corpi".