Mancini in fila dal salumiere come uno qualunque. "Questi inglesi, il fairplay..."

Il ct campione d’Europa in coda dal pizzicagnolo a Jesi: non rilascia commenti, ma non si risparmia per le foto con la sua gente. Solo poche parole: "Grazie a tutti, sono felice"

Roberto Mancini in fila dal salumiere come uno qualunque

Roberto Mancini in fila dal salumiere come uno qualunque

di Sara Ferreri

"Però questi inglesi non si sono comportati bene, eh Mancio. Ma come si fa?". E’ la provocazione di un suo concittadino davanti al piccolo alimentari "La Caciotta" in via Cavour, a Jesi, proprio sotto piazza della Repubblica. Lui accenna un sorriso, ma non proferisce parola. Le persone si avvicinano e chiedono di poter fare delle foto, lui annuisce. Non è passato inosservato ieri mattina il blitz del ct azzurro in centro storico. In tarda mattinata era in fila in via Cavour, accanto ad altri clienti, per entrare dal pizzicagnolo. Non ha dribblato nemmeno un selfie, ma abbozzava un sorriso a chi provava a polemizzare sullo scarso fairplay degli inglesi dopo la sconfitta. E’ stata lunga ieri la giornata del ct azzurro, la prima in cui è tornato a vivere la sua città dopo la cavalcata di Wembley, il bagno di folla della capitale e la festa improvvisata in pizzeria di martedì sera dove gli ultras lo hanno accolto con striscione, fumogeno e cori da stadio. In tarda mattinata Mancio ha deciso di fare un salto dal pizzicagnolo di fiducia per acquistare i salumi e formaggi rigorosamente locali. Maglia azzurra e bermuda, in coda come gli altri in attesa del suo turno, riservato come molti marchigiani: "Grazie a tutti, sono felice di questa accoglienza della mia città".

Mancini testimonial vale un miliardo in più - Mancini e la visita alla mamma malata - Silvia Fortini: chi è la moglie di Roberto ManciniMancini a Jesi, folla di tifosi in festa per il Re degli Europei

"Però questi inglesi non si sono comportati bene, eh Roberto. Ma come si fa?". Prova a provocarlo un suo concittadino davanti al piccolo alimentari. Niente, nessuno riesce a strappargli un commento. Le persone si avvicinano e chiedono di poter fare delle foto, lui annuisce. Pagato il conto esce e se ne va salutando. Raggiungere l’auto posteggiata poco distante non è semplicissimo tra chi lo ferma per una foto e chi per un selfie. Anche le crocerossine dell’ambulatorio Croce Rossa appena sotto il pizzicagnolo chiedono di fare una foto. Lui sorride e si mette in posa. E così tra selfie e autografi, ma anche persone che vogliono semplicemente complimentarsi con il loro più illustre concittadino del momento per l’impresa europea, raggiunge l’auto che porta a casa a villa Fabbro. In fondo per il Re del calcio non è una giornata facile: la stanchezza che si fa sentire, la preoccupazione per la mamma Marianna ricoverata. I tanti riflettori accesi e gli occhi puntati su di lui.

Così nel pomeriggio ieri "Il Mancio" ha deciso di raggiungere il porto di Marina Dorica per rilassarsi con un amico in barca a vela. Niente riflettori, a fargli compagnia solo il vento, la salsedine e il rumore del mare: un bel giro tra le onde fino a Porto San Giorgio per poi rientrare nella sua città e stare vicino al padre Aldo a casa e alla mamma Marianna in ospedale. A chi gli chiede cosa farà nei prossimi giorni lui dice di non saperlo. Per ora resterà qualche giorno a Jesi, poi tornerà a Roma dalla moglie Silvia Fortini e non mancheranno le vacanze. Si parla di Sardegna ma anche della modernissima Dubai dove il Mancio va spesso avrebbe anche una villa.