Incendio a Jesi, dà fuoco all’auto vicino al negozio: arrestato

Un 24enne l’altra notte ha prima parcheggiato la vettura e poi dato fuoco: il megastore è stato colpito dalle fiamme. Danni ingenti

L'auto 'liquefatta' dalle fiamme e la facciata dello store danneggiata

L'auto 'liquefatta' dalle fiamme e la facciata dello store danneggiata

Jesi, 14 maggio 2022 - Di giorno compra 300 euro tra vestiario e coperte al Globo, di sera parcheggia la sua Fiat Punto a metano sul marciapiede, accanto alla vetrina del megastore, sistema la merce sul tetto della vettura e dà fuoco a tutto. Inferno di fuoco giovedì alle 23,15 in viale don Minzoni. Un inferno che il responsabile, un 24enne, da molti anni residente a Jesi, ma di origini campane, in cura per problemi psichiatrici, avrebbe anche ripreso con il telefonino prima di scappare verso casa, nella zona della stazione ferroviaria di Jesi dove lo hanno raggiunto i carabinieri che poco dopo lo hanno arrestato.

I vigili del fuoco del distaccamento jesino sono giunti in pochissimi minuti riuscendo a domare le fiamme che avevano avvolto l’auto alimentata a metano ed evitare che il rogo interessasse l’intero megastore, comunque seriamente danneggiato dalle fiamme e dal fumo. L’incendio ha interessato la facciata e il solaio: le fiamme hanno fatto scoppiare la vetrata antisfondamento a quattro strati e fatto entrare fumo, oltre a liquefare la facciata esterna del megastore. I vigili del fuoco del distaccamento jesino sono saliti sul tetto per spegnere il rogo da sopra evitando che la struttura commerciale andasse completamente distrutta. In loro supporto sono arrivati i vigili del fuoco di Ancona con l’autoscala e di Arcevia. Un intervento delicato durato quasi cinque ore.

Intanto i carabinieri della compagnia di Jesi si sono messi sulle tracce del 24enne che da qualche tempo era apprendista nella pizzeria Bianca, vicina al Globo, ritenuto responsabile dell’incendio dell’auto che appartiene a suo padre. Raggiunto anche grazie alla targa (rimasta leggibile nonostante sia stata avvolta dalle fiamme), quando praticamente aveva fatto rientro a casa, il giovane avrebbe detto ai militari che voleva salvare il mondo: "L’ultimo che ci ha provato prima di me è finito crocifisso" avrebbe detto.

Il giovane, in stato di arresto, è stato trasportato nel reparto di psichiatria dell’ospedale Carlo Urbani dove è stato sottoposto alle cure e dove rimarrà almeno alcuni giorni.

Ingenti i danni al negozio specie nella parte delle casse, entrando a sinistra e alla merce in esposizione, la gran parte della quale si è comunque salvata. Il giovane, secondo quanto stanno ricostruendo i carabinieri, anche grazie alle telecamere di sorveglianza, sarebbe stato visto da alcuni testimoni mentre appiccava le fiamme. Tutto era iniziato giovedì mattina quando, presi tre slip a 9,90 euro non voleva pagarli. Poco dopo sarebbe tornato con 20 euro dicendo alla commessa di tenere il resto. Ancora più tardi sarebbe tornato al punto vendita comprando 300 euro di vestiario e coperte offrendo alle commesse 300 euro in aggiunta. Dopo alcune ore l’inferno di fuoco e fiamme.