Incendio Portonovo, Bonetti "Il mio sogno andato in fumo"

Il dramma del giorno dopo: "L’ho montato io, trave per trave"

Paolo Bonetti tra i resti dello stabilimento bruciato

Paolo Bonetti tra i resti dello stabilimento bruciato

Ancona, primo giugno 2020 - "Sulle cause del rogo non so nulla, aspetto il parere degli esperti. Posso soltanto dire che ho tagliato la legna e montato travi per trave di questo locale, c’ho messo l’anima e il sudore. Era un sogno. Oggi (ieri, ndr.), se possibile, è molto peggio di ieri, il giorno della tragedia. Stanotte (ieri notte, ndr.) sono tornato a casa e sono crollato per qualche ora. Adesso che sono tornato giù posso dire che l’effetto è peggiore. L’unica cosa che mi dà forza è la solidarietà di tutti, colleghi della baia e amici. Non finirò mai di ringraziarli".

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Paolo Bonetti non ha cambiato espressione rispetto al giorno precedente. Lo sguardo perso nel nulla, rapito dalle immagini spettrali della sua creatura, l’omonimo chalet ristorante ‘Spiaggia Bonetti’, ridotto in cenere (foto) da un incendio devastante sabato mattina all’alba. Attorno l’affetto degli amici e dei suoi dipendenti e la condivisione di un dolore immenso con la compagna Laura, anch’essa non si è arresa nel darsi pace per quanto accaduto.

La notizia del rogo all’ex stabilimento Attilio, inaugurato da Bonetti esattamente un anno fa, ha subito fatto il giro ad Ancona e sui social dove sono comparse anche fastidiose illazioni sulle cause dell’incendio: "Non li ho guardati i social, ho avuto altro per la testa - aggiunge -, pensi che ho ancora 120 messaggi whatsapp da leggere e continuano ad arrivare. Delle voci e delle malelingue me ne curo poco, Ancona è questa, il mondo è questo, la gente è cattiva, chi pensa cose del genere ha una certa mentalità. Preferisco pensare alla parte buona della gente, agli amici e colleghi di Portonovo che si sono offerti di darmi una mano, ognuno a modo suo, senza remore, senza limiti. Nell’incendio (video) sono bruciati tutti i lettini e le sdraie, me ne restano pochissimi sani, ma loro mi metteranno a disposizione quelli in avanzo per salvare quanto meno la stagione balneare".

"I miei clienti non li dimentico, non voglio far finta di nulla e usare la scusa delle fiamme, agli stagionali, a chi aveva già pagato la quota entro pochi giorni spero di poter mettere a disposizione il servizio spiaggia, è un impegno che mi voglio prendere. Lo devo a loro, a me e alla mia famiglia, e poi ai ragazzi che lavorano con me. Con 6-7 di loro siamo partiti lunedì scorso con il bar ristorante e la preparazione della spiaggia, in piena stagione sarebbero aumentati, certo non come al solito a causa dell’emergenza Covid. Non possono pagare anche loro per questa tragedia".

Paolo Bonetti conferma che l’altra notte avrebbe dovuto passare la prima notte nello stabilimento e lì sarebbe rimasto per l’intera stagione estiva. La pioggia, il freddo e il vento forte gli hanno consigliato di dormire a casa. Ironia della sorte, l’incendio è divampato proprio quella notte. Sarebbe bastato un giorno più tardi e tutto questo disastro sarebbe stato evitato: "Siamo andati via la sera e a parte il mare grosso e il vento forte era tutto a posto. Verso mezzanotte, proprio a causa del vento, ho controllato la situazione con la videocamera in remote e non c’era alcun segnale del fuoco: sei ore più tardi era tutto distrutto. No, da quel sistema video non si possono recuperare immagini, è bruciato tutto".