Incidente Fabriano, auto contro cinghiale. Illese cinque persone

E' successo nella tarda serata di lunedì: l'animale è morto sul colpo

Emergenza cinghiali sulle strade fabrianesi

Emergenza cinghiali sulle strade fabrianesi

Fabriano (Ancona), 12 dicembre 2019 - Scontro tra un'auto Tuareg e un cinghiale sbucato all'improvviso e immessosi sulla sede stradale per attraversarla. L'animale é morto sul colpo, mentre il veicolo sul quale viaggiavano cinque persone, illese ma inevitabilmente impaurite per l'incidente, ha riportato sensibili danni alla parte anteriore del mezzo.

Sono stati effettuati dalla polizia locale tutti i rilievi del caso per l'impatto avvenuto nella tarda serata di lunedì, per l'ennesimo sinistro verificatosi sul territorio a causa della presenza degli ungulati, stavolta in zona Collegiglioni, lungo la discesa che conduce verso Genga.

"All'inizio non abbiamo capito di cosa poteva essersi trattato", le parole degli occupanti dell'auto, facenti parte di una società sportiva fabrianese di biliardo che si stavano recando in trasferta per una partita di campionato. Solo dopo le prime verifiche, si è compreso che l'incidente era stato provocato dal cinghiale, generando peraltro la caduta del paraurti ed altre consistenti ammaccature nella porzione anteriore del veicolo. Secondo le prime ricognizioni potrebbe trattarsi di un danno di qualche migliaia di euro per un episodio che conferma come il problema della presenza degli animali selvatici in area urbana e semiurbana nel Fabrianese stia ormai raggiungendo livelli preoccupanti, al punto che negli ultimi giorni si sono susseguiti gli avvistamenti di branchi di cinghiali, specie in orari serali e notturni, nelle immediate vicinanze di stazione e ospedale.

Da qui la decisione del sindaco Gabriele Santarelli di emanare un'ordinanza specifica per accelerare l'iter che dovrebbe portare all'utilizzo di recinti per le catture degli ungulati in zona residenziale. Nel testo del documento si annunciano pure multe fino a duemila euro per chi lascia resti di cibo (anche destinati ad animali da affezione) nelle zone vicine all'alveo del fiume Giano maggiormente frequentato da fauna selvatica e sanzioni fino a 500 euro per quanti non provvedono ad ancorare i cassonetti dei rifiuti nei quali rovistano spesso i cinghiali.

Una serie di attenzioni e accortezze ritenute necessarie in un periodo in cui la proliferazione degli animali selvatici in territorio cittadino ha generato apprensione da parte dei residenti, alcuni dei quali si dicono perfino timorosi di uscire nelle ore notturne per il rischio di incontri ben poco graditi.