Auto 'missile' sull’isola pedonale a Falconara, il conducente era cardiopatico

Rosalio D’Atria colto da una crisi. E’ in coma farmacologico

L’auto del macellaio di Castelferretti ha distrutto i piloni dell’isola pedonale di Falconara

L’auto del macellaio di Castelferretti ha distrutto i piloni dell’isola pedonale di Falconara

Falconara, 17 luglio 2018 - Si trova in coma indotto, in gravi condizioni nella rianimazione di Torrette Rosalio D’Atria, il 61enne che nel pomeriggio di domenica, intorno alle ore 15.30, alla guida della propria Audi A3 ha seminato il panico nel centro di Falconara.

L’uomo, macellaio di Castelferretti, aveva preso a tutta velocità via Bixio per poi entrare in piazza Mazzini all’altezza dell’angolo con l’ufficio postale. Qui, ha centrato prima una serie di fioriere di alcuni locali mandandole in mille pezzi una dietro l’altra, per poi concludere la folle corsa contro un dissuasore mobile a ridosso di piazza Garibaldi che ha evitato l’ulteriore corsa dell’auto che altrimenti avrebbe proseguito chissà per quanti metri ancora. La causa del drammatico incidente sembrerebbe essere dovuta ad un improvviso attacco cardiaco. L’uomo infatti soffriva di cuore e prendeva delle medicine. Inizialmente, si era pensato anche ad un possibile abuso etilico ma sono stati poi i successivi esami a confermare invece il malore cardiaco. Momenti di terrore durante i quali non sono rimaste coinvolte altre persone dato che a quell’ora la maggior parte dei falconaresi si trovava al mare e il centro, vista anche la calura, era poco frequentato.

Poco lontano da dove è avvenuto l’impatto finale, si trovavano una mamma con la propria figlia di 7 anni. Sarebbe bastata qualche ora più tardi e sarebbe stata una strage. Le prime telefonate arrivate ai numeri di soccorso parlavano di un possibile atto volontario da parte di qualche folle poiché nessuno immaginava che qualcuno potesse procedere a tutta velocità, per centinaia di metri, lungo una zona pedonale, vietata alla circolazione dei mezzi. Una volta constatato che non vi erano feriti in strada, i soccorsi si sono concentrati sull’uomo, estratto successivamente dalla vettura e trasportato d’urgenza al pronto soccorso di Torrette. Una donna, che nel frattempo aveva riconosciuto l’uomo alla guida, aveva appunto informato il personale sanitario del fatto che il 61enne prendeva delle medicine specifiche per il cuore. Il drammatico schianto non ha poi potuto fare a meno di sollevare numerose polemiche circa la sicurezza del centro. In molti non si sono infatti capacitati di come l’auto, a velocità sostenuta, abbia potuto compiere quasi 300 metri di tragitto ‘folle’, finendo poi ‘fortunatamente’ contro il pilot.