Incidente Senigallia, due amiche investite e uccise sull'Arceviese. Un arresto

Le vittime, fanesi di 34 e 43 anni, erano appena uscite dalla discoteca 'Megà'. L'investitore positivo all'alcol test: tasso 4 volte superiore al limite

da sinistra Elisa Rondina e Sonia Farris, le due donne uccise sull'Arceviese

da sinistra Elisa Rondina e Sonia Farris, le due donne uccise sull'Arceviese

Senigallia (Ancona), 6 gennaio 2020 - L’alba dell’Epifania si tinge di sangue sulle strade della provincia. Due amiche di 34 e 43 anni, di Colli al Metauro, nel Fanese (provincia di Pesaro Urbino) sono state travolte e uccise stamattina verso le 5,30 lungo la statale Arceviese, a non troppa distanza dalla discoteca Mega (foto). Le vittime sono Sonia Farris (classe '85), parrucchiera a Fano, ed Elisa Rondina (del '76), maestra elementare a Tavernelle, presso l'istito comprensivo di Montefelcino

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La discoteca si trova all’interno del territorio comunale di Senigallia, ma ai limiti con quello di Ostra. Le cause della doppia tragedia sono ancora al vaglio degli inquirenti, subito intervenuti sul posto, ma l’investitore, un 47enne di Senigallia, che guidava una Fiat Punto e viaggiava da solo, si sarebbe fermato. È un autotrasportatore, Massimo Renelli. Gli accertamenti sono condotti dalla polizia stradale, che sta sentendo l'uomo. Sarebbe dunque stato tra i primi soccorritori e sarebbe apparso subito poco lucido.

E' risultato positivo all'alcoltest: secondo indiscrezioni, aveva nel sangue un tasso alcolemico di circa 4 volte superiore al massimo consentito. Da quanto si è appreso, anche lui era uscito dalla discoteca. Arrestato per duplice omicidio stradale.

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Pare che le due donne stessero camminando lungo il ciglio della strada quando è avvenuto lo schianto. Un urto terribile che ha scaraventato i corpi delle due donne in mezzo ad un campo laterale rispetto alla sede stradale. Visto il buio della notte e la totale mancanza di illuminazione pubblica nel punto, i soccorritori hanno inizialmente dovuto cercare i due corpi in mezzo alla vegetazione.

Nell’incidente non sono state coinvolte altre persone. Sul posto, oltre alle forze dell’ordine, nello specifico la polizia stradale di Ancona, intervenuta per i rilievi dell’incidente, anche i vigili del fuoco e i sanitari del 118 che hanno fatto il possibile per strappare alla morte le due donne. I tentativi rianimatori sono andati avanti per oltre un’ora, ma nessuna delle due donne si è ripresa e agli equipaggi del 118 non è rimasto altro da fare che constatare il decesso delle due amiche.

"Tragedia immane"

E' stata "una tragedia immane". Lo dicono i sindaci di Colli al Metauro, dove entrambe le donne risiedevano, e Massimo Seri di Fano, dove una delle due lavorava come parrucchiera. "La nostra comunità è a lutto: ancora una volta facciamo i conti con vittime della strada, ancora una volta per colpa dell'alcol - ha sottolineato Aguzzi, sindaco di Colli al Metauro-: siamo tutti sotto shock". Per il primo cittadino di Fano "va detto con fermezza che non sono più tollerabili episodi del genere, che rivelano un'incoscienza nel mettersi alla guida in stato di ebbrezza". "Si tratta di casi ricorrenti e dobbiamo dire che non sono incidenti - ha aggiunto -. Va detto che sono scelte, perché quando uno beve e si mette alla guida sceglie di essere un pericolo per gli altri".