"Influenza travolgente per migliaia Così i medici di base non ce la fanno"

Il segretario della Fimmg Marche lancia l’allarme: "Siamo in difficoltà, non so se riusciremo a occuparci di tutti"

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di Pierfrancesco Curzi

L’influenza non Covid, in forte anticipo rispetto alle attese, sta mettendo a letto migliaia di anconetani e marchigiani. Il picco era stato individuato per la fine del mese, in realtà, da una settimana a questa parte la situazione è ormai delineata. Numeri impressionanti, soprattutto le due statistiche principali: "L’impatto dell’influenza stagionale quest’anno è doppio rispetto al passato – spiega il segretario della Fimmg Marche, l’organizzazione dei medici di base, Massimo Magi – Sui bambini in particolare siamo a un livello molto alto, tre volte il normale, all’incirca 40-45 bambini a letto su 1000; per gli adulti siamo appena sotto, oltre 25 casi su 1000. Dopo due anni in cui praticamente l’influenza non c’è stata a causa del Covid, ora stiamo subendo un effetto rebound travolgente. Dal 2020 fino a oggi mascherine, distanziamento e ovviamente le limitazioni hanno fatto sì che l’influenza ordinaria fosse praticamente nulla. Adesso, con le difese che si sono generalmente abbassate ne paghiamo le conseguenze".

In prima linea, soprattutto proprio sulla questione della piaga-influenza ci sono loro, i medici di famiglia e qui Magi si lascia andare a uno sfogo molto duro: "In una fase così delicata la categoria sta davvero soffrendo – rincara la dose il responsabile regionale della Fimmg – Non so se davanti a una simile emergenza saremo in grado di rispondere a tutti, noi come al solito ce la metteremo tutta puntando sul nostro proverbiale senso di responsabilità. Ma per far sì che le cose vadano avanti bene bisogna essere in due. Se la politica in generale non sarà al nostro fianco il sistema rischia di implodere con conseguenze sul sistema sanitario nazionale. I medici di medicina generale, a queste condizioni, potrebbero scomparire. Stiamo subendo una pressione economica e una organizzativa. La Regione Marche si sta adoperando, penso alle assunzioni dei collaboratori di studio dove ha messo a disposizione un fondo specifico, ma non basta". Ma quali sono le ragioni della protesta della Fimmg? "La medicina di famiglia viene di nuovo ignorata nei provvedimenti in discussione a sostegno delle imprese e degli studi professionali per sopperire ai costi del caro energia e dell’inflazione. Oltre ad averla dimenticata nei provvedimenti dedicati al ristoro dei dipendenti pubblici, per i quali è stata prevista una indennità una tantum per il 2023, come anticipo sul prossimo contratto, pari all’1,5 % dello stipendio, è stata esclusa anche dai provvedimenti del decreto ‘Aiuti quater’ a favore delle imprese".

Per dimostrare la difficile situazione, per la giornata odierna la Fimmg ha indetto una manifestazione simbolica ‘Siamo al lumicino’: "La giornata delle visite ambulatoriali al lume di candela per sottolineare tali condizioni critiche in cui lavorano i medici di famiglia – aggiunge Magi – Il tutto senza ricorrere a sistemi di protesta più radicali che, in questo momento di picco dell’influenza stagionale e recrudescenza della pandemia, sarebbero contrari al senso di responsabilità verso i cittadini assistiti che da sempre caratterizza questa professione".