
Incontro e amarcord tra gli ex compagni di classe della quinta B del liceo scientifico Savoia di Ancona
C’è chi è arrivato dalla Svizzera e chi pur non potendo essere presente, ha voluto parlare con gli ex compagni con una videochiamata. Soltanto un imprevisto dell’ultimo momento o problemi inderogabili hanno impedito di partecipare. Sì, perché un’occasione così era quasi irripetibile: ritrovarsi insieme dopo mezzo secolo. Era infatti l’estate del 1975 e incombeva l’esame di maturità per la quinta B del liceo scientifico Savoia di Ancona. Dopo il diploma le strade dei compagni di classe si sono separate, ma tutti hanno mantenuto vivo il ricordo di quei bei tempi e della gioventù. E sabato si sono ritrovati di nuovo insieme, quei fantastici ‘Ragazzi’, con lo stesso spirito di allora: un Amarcord ricco di aneddoti, nella piacevole rivisitazione di un periodo che proiettò ciascuno verso il futuro professionale e personale.
Non sono mancati ricordi di un periodo spensierato, ma anche difficile, con i primi sentori del terrorismo, i tafferugli per motivi politici, gli scioperi e l’autogestione. E il terremoto del ‘72 che costrinse la classe ad abbandonare per un periodo la storica sede di via Vecchini. Nonostante ciò non è venuto mai meno lo spirito degli studenti di allora che si resero protagonisti di divertenti scherzi. Uno tra tutti, la volta che durante una lezione di fisica vennero gettati dalla finestra i gessetti della lavagna. Qualche passante ‘centrato’ protestò in presidenza. Nessuno si assunse la responsabilità. Risultato: sospensione per tre giorni dell’intera classe con obbligo di frequenza. Per tre giorni nessuno rispose alle interrogazioni, con la scusa che la classe era sospesa.
Episodi come questi, arricchiti anche da foto d’epoca e altri ‘cimeli’ hanno caratterizzato la rimpatriata di ex alunni che si sono poi affermati in molteplici settori, rendendo onore e merito anche ai severi professori.