Intervento su un bambino accompagnato dal piano

Lunedì per la prima volta la musica dal vivo entrerà in una sala operatoria. Il dottor Trignani di Neurochirurgia: "Studieremo anche gli effetti sul paziente"

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Delicato intervento di neurochirurgia al Salesi su un bambino di 10 per asportare un duplice tumore del midollo spinale: per la prima volta in Italia all’interno della sala operatoria ci sarà anche un pianoforte. L’operazione è fissata per lunedì prossimo, 16 novembre, sul bambino di origini nordafricane la cui famiglia però vive da tanti anni nell’anconetano.

Al lavoro del responsabile della neurochirurgia di Torrette, il dottor Roberto Trignani, si unirà la musica creata dal biologo molecolare e compositore Emiliano Toso. Il pianoforte acustico sarà intonato a 432Hz, la soglia considerata ideale per ottenere benefici da parte del paziente. La nuova sfida di Ospedali Riuniti e della divisione di neurochirurgia di Torrette punta a coagulare la scienza e la fisica quantistica con la medicina olistica: "Da sempre c’è una certa diffidenza sul concetto della musica applicata alla sala operatoria – spiega il dottor Trignani –, una rigidità dell’ambiente nell’accettare cose nuove. L’intervento non sarà limitato a pianoforte in sala operatoria, dietro ci sarà un’equipe scientifica composta da anestesisti, oncologi e via discorrendo registrerà parametri funzionali del bambino per documentare gli effetti terapeutici della musica sullo stress e sulla risposta immunitaria e infiammatoria. Il maestro Toso ha già testato le sue composizioni in medicina, ma è la prima volta in assoluto di un’applicazione in sala operatoria per un intervento così delicato. Ciò sarà possibile soltanto grazie ad una serie di figure fondamentali, a partire dal mio collega Michele Luzi, dagli anestesisti del dottor Simonini, e poi gli oncologi della dottoressa Coccia, i neuroradiologi del dottor Polonara e della dottoressa Regnicolo e infine la collaborazione del laboratorio analisi e del suo direttore, Marco Moretti".

Può la musica favorire la chirurgia? E il bisturi fatto vibrare dal vivo a 432 hz con Translational Music aprirà una nuova frontiera terapeutica? Domande a cui si tenterà di dare una risposta da lunedì. L’utilizzo della musica a scopo terapeutico risale a tempi antichissimi ma solamente negli ultimi trent’anni le neuroscienze l’hanno adottata come possibile presidio terapeutico e preventivo. La musica di Emiliano Toso è utilizzata in tutto il mondo da medici, ostetriche, operatori della salute, psicologi, insegnanti e ricercatori anche su soggetti affetti da patologie cronico-degenerative. Ovviamente i genitori e lo stesso bambino sono stati informati sulle modalità dell’intervento: "Si tratta di una famiglia fantastica e molto unita e di un bambino tostissimo, amante della musica, rock ed heavy metal in particolare, anche se quella suonata lunedì sarà leggermente diversa" conclude Trignani.

Pierfrancesco Curzi