
La polizia stradale ha svolto le indagini
Investita e trascinata per sette chilometri, condannati i due automobilisti che causarono la morte di Sigrid Tschope, l’81enne di origine tedesca deceduta tre anni fa lungo la statale Adriatica, a Marzocca. La giudice Francesca De Palma ieri ha emesso la sentenza, in abbreviato, sia per il conducente del suv, che aveva investito la donna, che l’autista del furgone che poco prima aveva urtato il cane dell’anziana trascinando a terra la padrona. Il primo, uno jesino di 64 anni, accusato di omicidio stradale, fuga e omissione di soccorso, è stato condannato a due anni e otto mesi che dovrebbe scontare con lavori di pubblica utilità. Il secondo imputato, un 31enne di origine ucraina, è stato condannato a otto mesi di reclusione per omicidio stradale. Erano difesi dagli avvocati Andrea Nocchi e Roberto Leali. Stando alle accuse i due conducenti avrebbero concorso entrambi alla morte dell’anziana, investita il 19 novembre del 2022. Era stata una giornata piovosa. La donna fu trovata morta a sette chilometri di distanza, trascinata sotto il suv del 64enne che non si sarebbe accorto di nulla. Il corpo dell’anziana era stato rinvenuto da un automobilista a bordo strada, all’altezza di via Podesti, dove poco prima il suv aveva svoltato. Nel cambiare strada probabilmente si era sganciato da sotto la vettura. Sull’incidente non è stata mai fatta una ricostruzione cinematica di come era avvenuto l’investimento, nonostante le richieste delle difese. L’esito dell’autopsia aveva però confermato la morte della donna per gravi lesioni alla cassa toracica causate dal suv, verosimilmente, era già a terra dopo che il furgone aveva urtato il suo cane. Stando alla ricostruzione della polizia stradale, delegata dalla Procura per le indagini, l’anziana era in compagnia del suo animale d’affezione, pioveva quando il furgone sarebbe finito contro il cane tenuto probabilmente al guinzaglio, facendo finire sull’asfalto la padrona. Il suv è passato sopra la donna già a terra, agganciandola e trascinandola per sette chilometri. Effettuata una svolta il corpo si sarebbe finalmente sganciato. Il conducente del suv ha sempre detto di non essersi accorto dell’investimento. Era stato rintracciato dopo dalla polizia stradale grazie ad alcune testimonianze e alle telecamere private presenti in zona. Dopo l’investimento era andato a vedere una partita di calcio a Senigallia e a bordo con lui, in auto, c’era anche un minorenne. Nemmeno il ragazzino si sarebbe accorto dell’investimento.
Marina Verdenelli