Andreea Rabciuc, il proprietario della roulotte: "Io e Simone ci siamo rivisti il giorno"

Era uno di quelli sequestrati dai carabinieri e sui quali sono state rilevate tracce di sangue

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Alle 2,30 del 12 marzo Simone ed Andreea avrebbero raggiunto la roulotte parcheggiata accanto al casolare inagibile sulla Montecarottese in territorio di Castelplanio. Una zona nascosta dove ad attendere la coppia c’era il proprietario Francesco e una sua amica Aurora che l’indomani avrebbe dovuto fare il tampone molecolare per andare in comunità. Ad accompagnare quest’ultima dal casolare a Jesi quella mattina, secondo quanto rivelato da Francesco, è stato proprio Simone Gresti, l’ultimo ragazzo di Andreea Rabciuc. Avrebbe lasciato il casolare sabato 12 marzo "tra mezz’ora un’ora dopo di lei (riferito ad Andreea), perché lui Simone si è fermato un po’ da me". Poi la domenica pomeriggio Francesco e Simone si sono rivisti perché Gresti aveva dimenticato un giubbotto nella roulotte, uno dei due giubbotti sequestrati e che aveva prestato ad Andreea che aveva freddo.

"Lui aveva ancora il cellulare di lei, quello che Simone le ha trattenuto e che lei aveva chiesto più volte prima di allontanarsi e mandare al diavolo tutti" ha dichiarato Francesco. Una serata molto turbolenta in cui "Simone continuava a insultarla anche pesantemente ma lui non le ha mai messo le mani addosso.

Lei più che altro stava zitta poi alla fine probabilmente si è stancata e dopo aver chiesto più volte il telefono invano se n’è andata" ha aggiunto Francesco. Simone - ha detto alla trasmissione di Barbara D’Urso – avrebbe chiamato il compagno della mamma per farla andare a prendere per evitare che se ne andasse con qualcun altro, ma poi non l’ha più fatto. Avrebbe risposto alla mamma Georgeta che continuava a chiamare il telefono della figlia solo sabato pomeriggio.